Ancora un atto di accusa dalle associazioni imprenditoriali Usa a Trump, è la volta ancora della potente CTA

28/04/25 - 2 minuti di lettura

Abbiamo ricevuto dai colleghi di Twice il testo della nuova protesta da parte della CTA, Consumer Technology Association che organizza il CES di  Las Vegas e vale oltre 537 miliardi di dollari che riporta una dichiarazione  attribuita a Gary Shapiro, CEO e vicepresidente della Consumer Technology Association (CTA) :

“La decisione dell’amministrazione Trump di escludere dai dazi alcuni prodotti tecnologici di consumo è un riconoscimento atteso da tempo del fatto che questi dazi danneggiano i consumatori e l’economia degli Stati Uniti, un problema che la CTA denuncia da oltre un anno.

Allo stesso tempo, il passaggio dall’IEEPA alla Sezione 232 come base giuridica per le tariffe rivela il desiderio dell’Amministrazione di una giustificazione più duratura. Ma affermare che i prodotti tecnologici di consumo a valle si qualifichino come “semiconduttori” è un’esagerazione.

L’esclusione tecnologica non è una soluzione permanente. L’imprevedibilità sta minando gli investimenti e la crescita a lungo termine. Inoltre, gli elevati costi di produzione e la limitata forza lavoro qualificata rendono difficile la produzione nazionale di tecnologia di consumo. Per sostenere l’innovazione e la competitività degli Stati Uniti, abbiamo bisogno di una strategia commerciale più intelligente e mirata, che ci permetta di collaborare con gli alleati per competere con la Cina.

E cioè, dopo una prima pesantissima  applicazione di dazi del 20-25 per cento e del 60-65 per cento per i prodotti provenienti dalla Cina (la stragrande maggioranza dell’hi tech consumer venduto in USA), la CTA aveva ripetutamente protestato tanto che con la solita GIRAVOLTA DI QUELLO CHE SEMBRA ESSERE ORMAI IL PRESIDENTE DI UNA MINORANZA REAZIONARIA, aveva escluso dai dazi qualche prodotto hi tech ma con definizioni spesso errate, essendo i funzionari trumpiani di recente nomina considerati esperti in golf ma quasi niente in economia. Ma il problema è ormai la assoluta incertezza delle manovre del Trump. Come tutti ormai dichiarano ad ogni sua giravolta. Quanto al reshoring, la risposta della CTA come di altre associazioni imprenditoriali e commerciali Usa, è molto chiara: occorreranno anni e anni per competere con la Cina.

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