Esclusivo, ecco quanto i dazi di Trump colpiranno l’AI, NVIDIA, il PIL e gli utili delle aziende quotate

18/01/25 - 1 minuto di lettura

 

Giovedì scorso, 9 gennaio, la Banca Mondiale ha avvertito che le tariffe doganali promesse dal Donald Trump potrebbero ridurre di 0,3 punti percentuali la già scarsa crescita economica globale, pari al 2,7% nel 2025, se i partner commerciali dell’America dovessero reagire con tariffe proprie. E potrebbero ridurre la crescita degli Stati Uniti – che si prevede raggiungerà il 2,3% nel 2025 – dello 0,9% in caso di misure di ritorsione. Sul versante finanziario, la Barclays ha calcolato che i dazi annunciati ridurrebbero gli utili per azione dell’indice S&P 500 del 3,2 per cento nel 2025, con un ulteriore calo del 1,5 per cento se i partner commerciali degli Usa implementeranno a loro volta i dazi di ritorsione. E potrebbero essere devastanti poiché comprometterebbero la più redditizia delle industrie Hitech, quella dell’AI e in particolare di NVIDIA leader a livello globale per l’intelligenza artificiale. “Le unità di elaborazione grafica di NVIDIA, le più potenti per le soluzioni aziendali, in particolare le GB200 Grace Blackwell Superchips, sono le n.1 per l’offerta di data center e l’hardware che proviene dalla taiwanese Semiconductor Manunfacturing Company-ha sottolineato il presidente di NVIDIA, Jensen Huang-è necessario poiché solo gli stabilimenti della TSMC sono in grado di fornirci i nodi proprietari della architettura Blackwell”. Invidia infatti non fabbrica né lo potrà mai fare, i chip senza i quali non potrebbe più operare

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