60 annegati al largo della Tunisia, la “pacchia” per loro è finita

10/05/19 - 4 minuti di lettura

 

 

 

Grazie a telecamere, sensori, rilevatori e smartphone tutti possono vedere sui social e sui media che la vita dei migranti non è affatto la pacchia descritta dal salvini perché o annegano o tirano le cuoia nei campi dove lavorano come schiavi, o nei lager libici. E intanto, chiudendo tutti i centri dove stavano imparando l’italiano, un mestiere e la dignità, vengono gettati per strada. Lo scopo infatti è far impaurire e inferocire ancora di più gli idioti (italioti) e “ranzare” voti. Con l’aiuto di società informatiche e di fake news…..

In 60, dicasi sessanta, migranti sono morti annegati tra il 9 e il 10 maggio a Sfax, al largo della Tiunisia. Come aveva berciato appena nominato ministro dell’interno, il salvini, “la pacchia è finita”. E’ finita finalmente per loro e per i migranti, sfaccendati, nullafacenti, mantenuti, ginnasticati, felici vacanzieri, ospitati nei bei lager libici degli “amici degli amici” siciliani (organizzatori di vittoriose elezioni e di migrazioni). Vacanzieri-migranti che poi salivano a bordo di confortevoli yacht che, ahimè, qualche volta, per sfiga, naufragano. E anche sulla terraferma, come documentano telecamere, sensori, rilevatori, alla fine chissà perché tirano le cuoia in parecchi. Anche in Libia, nel deserto, nei lager, dopo torture, malattie, fame e altre amene forme di vacanza.

La tecnologia dimostra come si crea la paura e l’odio

Basta guardare i video che a centinaia girano sui social, e quelli girati di nascosto dagli smartphone dai poveri disgraziati ospiti di accoglienti lager vicino al posto di lavoro, cioè i campi di raccolta di frutta e verdura (hotel a 5 stelle, davvero una “pacchia”), basta insomma guardare anche in Italia con gli strumenti della tecnologia quotidiana, per vedere una realtà orrenda, provocata. La gente, vedendo tanti migranti in giro si incavola, ha paura. Seconda tappa della strategia della paura e dell’odio, la decisione di chiudere i centri di raccolta e di organizzazione di integrazioni (lasciando aperti i centri del malaffare), tagliando risorse a chi aiutava i migranti a trovare lavoro e dignità. Per alimentare questa strategia della paura era infatti necessario che venissero gettati in tanti per strada affamati, disperati, confusi, odiati, pestati, trattati da delinquenti con due conseguenze: consegnarli agli “amici degli amici”, quelli che cercano manodopera per l’immenso commercio della droga o del lavoro che uccide…e far incavolare sempre di più gli idioti (italioti).

I social network, la tecnologia marcia degli strateghi della paura e dell’odio

La tecnologia documenta impietosamente tutto: le continue chiusure, il numero di questi “sfaccendati vacanzieri” enormemente in crescita. E documenta anche che i furbi strateghi del terrore sono riusciti a far montare in modo esasperato la paura della gente. Finalmente le mafie trovano, come previsto, manodopera abbondante per un lavoro: quello della malavita della droga, della prostituzione, dei microfurti, dei lavori da schiavi, della violenza soprattutto quella nera.Contemporaneamente, dal 2014, milioni di post, di magazine di fake news vengono gettati sui social network da siti legati strettamente agli strateghi della paura, alla società -fallita-Cambridge Analytica (colpita da gravissime documentate accuse) di cui faceva parte il fascio-reazionario steve bannon che ha creato la strategia della paura e dell’odio a livello mondiale grazie a facebook e a potentissime società di informatica. E che ora è in Italia per alimentare una strategia ancora più potente e pericolosa. Di nuovo stanno arrivando milioni di fake news, di minacce, di bugie, di orrende false foto. La “pacchia” per lui in Italia è appena cominciata.

Dizionarietto

Amici degli amici: nel gergo mafioso sono coloro che, come professionisti, dipendenti dello Stato e gente comune, aiuta i mafiosi, li copre, li favorisce in tanti modi, ricevendo lauti riconoscimenti.

Cambridge Analytica (CA) è stata una società di consulenza britannica che combinava il data mining, l’intermediazione dei dati e l’analisi dei dati con la comunicazione strategica per la campagna elettorale. Il 2 maggio 2018 la società ha dichiarato la bancarotta a causa dello scandalo Facebook in cui era stata travolta. Dopo la chiusura della società la gran parte dei personaggi chiave e parte della società si è spostata in Emerdata, una nuova società avente un compito simile a quella di Cambridge Analytica (Wilipedia).

Steve Bannon: presidente di Cambridge Analytica (fallita ma tornata sotto un nuovo nome, Emerdata), sovranista, ingegnere del caos e del terrore, ricchissimo, in strettissimo contatto con ambienti e movimenti nazi-sovranisti e società di informatica generatrici di fake news, lavora per provocare giganteschi movimenti di opinione basate sulla paura, sull’odio, diffondendo fumi giganteschi di news false o semifalse

Condividi su
Newsletter