GFK ha rilasciato i dati delle vendite dei climatizzatori nel periodo gennaio-luglio 2017 sullo stesso periodo del 2016 e, come era prevedibile, i numeri sono molto diversi dall’anno scorso quando si erano verificati crolli in quantità del 21,8% per i portatili e per il totale di circa il 6% . Lo stesso periodo 2017 ha registrato un’impennata, dovuta al caldo africano di giugno e luglio, del 30,2% per gli acquisti dei portatili ma dimezzato in valore (+15,8%). L’aumento delle vendite dei climatizzatori fissi si è collocato al 6,7% in unità mentre in valore il crollo dei prezzi (Il Tafazzi-retail ha colpito ancora) praticato con una follia autolesionistica poco comprensibile, ha registrato un -2,3%. Secondo i dati GFK, il trend del prezzo medio, a fronte di una domanda molto dinamica, ha visto un calo totale di quasi il 10%, così ripartito: -8,4% per i fissi e -11,1% per i portatili. Che botta! Descritto in questo modo forse asettico, il quadro sulle vendite dei climatizzatori è stato l’ennesima débacle, l’ennesima perdita di incassi e di valore per il retail. Che, da solo, senza nessuna spinta degli importatori, ha ancora una volta imitato la celebre scena del Tafazzi recitato da Aldo, Giacomo e Giovanni, il classico italiano che da solo si fa del male. Molto male.