Niente zuccheri, niente grassi, solo il gusto della Coca Cola ma quello che conta è l’aggiunta della destrina, una fonte di fibre alimentari che limita -secondo Coca Cola- l’assorbimento dei grassi durante il pasto. Da fine marzo in Giappone si è verificato il debuttto mondiale di questa nuova bevanda che ha alle spalle ben dodici anni di studi e di prove. Da qui l’autorevolissimo Foshu (Food for specified healt uses), l’ente giapponese di certificazione che riconosce effetti medicinali agli alimenti esaminati, ha tratto la conclusione -dopo analisi approfondite-che questa Coca Cola può realmente limitare il livello di trigliceridi nel sangue dopo i pasti. Perchè il Giappone? Innazitutto perché come l’Italia è un paese con un elevato livello di anziani, tant’è vero che si consiglia di bere la bevanda dopo i 40 anni quando comincia l’effetto malefico dei grassi in eccesso. E poi i consumatori giapponesi di fronte a benvande “salutari” sono molto sensibili, verrebbe anzi da dire “le bevono” tutte. In realtà la salute dei giapponesi è incontestabile, hanno anziani e superanziani in ottima forma proprio per la loro ricerca di cibi sani e di cibi tradizionali che, come quelli mediterranei, sono un toccasana per la salute. Poi la scelta del Giappone è strategica: l’istituto Foshu ha una notevole autorevolezza e consente di assegnare alla nuova bevanda un’immagine di prodotto salutare con effetti comprovati, sul livello dei trigliceridi.