Quanti litigi nelle assemblee di condominio per l’antenna centralizzata, quante volte c’è chi si lamenta perché non riceve alcuni canali, altri li ricevono male e poi c’è sempre chi installa quelle orrende “padelle” da balcone….Oppure,le lamentele cominciano subito, quando l’impianto fatto da poco richiede interventi, aggiustamenti, riparazioni, dimenticando che l’assemblea in preda a manie taccagne, ha scelto tra le offerte delle aziende di installazione quella più bassa. E ancora, quando si tratta di mettere in sicurezza la propria casa cominciano i problemi perché in molte città non è ammessa la tradizionale sirena ululante (a ragione). Se poi il condominio deve decidere quali telecamere scegliere e dove metterle, cominciano i problemi. C’è chi ha un parente “tirafili” (nel senso di elettricista improvvisato), un altro ha il nipote in cassa integrazione che fa un corso da elettricista, un altro si offre anche se è solo capace di cambiare una presa. C’è poi l’immancabile portinaio (se il condominio ne è dotato) che sa fare tutto ma in realtà non è vero. Così l’impianto viene spesso installato da dilettanti, con materiali probabilmente di bassa qualità e di conseguenza prima o poi comincia ad avere inconvenienti a partire dai falsi allarmi o da mancati funzionamenti. E’ un problema che si ripropone molto più spesso di quanto si pensa. Con un errore di fondo del quali i condomini si rendono conto troppo tardi: chi ha trascurato la qualità, avrà danni e costi in costante aumento. Cominciamo a vedere che cosa significa scegliere bene un tecnico per realizzare un corretto e efficiente impianto di sicurezza e in particolare quello che oggi offre qualcosa di più: la videosoroveglianza smart, anche in remoto.
Abbiamo consultato Luca Leoni, titolare di un’azienda che esiste dal 1981, di Verona, ma considerata tra le più esperte nelle diverse tecnologie impiantistiche a livello nazionale.
Lei dichiara che vi sono tre fattori base per un efficiente impianto tecnologico e in particolare per l’antifurto: i materiali, il servizio e la competenza.
La nostra società Amicoantennista ha scritto e pubblicato il libro “TV Facile” in cui è spiegato molto bene quali sono i passaggi di base che aiutano a giudicare e scegliere con maggior consapevolezza un’azienda di installazione. Per esempio occorre richiedere documenti ufficiali che attestino la buona salute di un’azienda o che certifichino il regolare pagamento agli enti assicurativi, un fattore importante in caso di danni a cose o persone durante lavori. Questi documenti vanno richiesti all’impresa prima di avviare un rapporto.
Le dimensioni dell’azienda di installazione sono importanti?
Le grandi aziende creano dei servizi standard, sicuramente semplici e accessibili, ma tendono a non considerare i dettagli e a considerare il cliente un semplice codice proprio perché molto grandi e poco presenti sul territorio.
Per quanto riguarda i materiali si tratta, e ormai questo lo sanno tutti, di prodotti fabbricati in Asia. Come individuare i componenti di qualità?
L’ideale sarebbe che l’installatore impiegasse prodotti italiani. Ma oggi è molto difficile trovare dispositivi made in Italy nel settore elettronico, per fortuna esistono e resistono e vanno tutelati acquistandoli quando possibile perché credo che in Italia ci siano più controlli sulle lavorazioni, rispetto a quelli effettuati nelle fabbriche asiatiche. Nella realtà i prodotti che non hanno un vero servizio di supporto e ricerca e sviluppo sono quasi tutti provenienti dai paesi asiatici.
Si parla sempre tanto di servizi, cosa vuol dire nella realtà?
E’ molto importante che l’utente verifichi la disponibilità dell’azienda a seguirlo, a fornirgli la necessaria attenzione e soprattutto a garantirla anche in futuro. La gestione di un impianto di video-sorveglianza richiede competenze speciali non tanto per l’installazione e la configurazione, quanto perché va mantenuto funzionante coma la prima volta e a lungo.
Come riconoscere un’azienda che ha queste caratteristiche?
Dalla nostra esperienza di 40 anni di lavoro sul campo, siamo del parere che un impianto sia di buona qualità quando mantiene le sue funzioni nel tempo, e, per fare questo, predisponiamo una tabella di servizi di diagnostica e di manutenzione tecnica che nel tempo seguono il cliente e gestiscono in automatico per lui l’impianto.
I cambiamenti e le innovazioni tecnologiche sono molto rapidi; cosa è accaduto per esempio nella videosorveglianza che anche l’utente deve conoscere?
Assistiamo tutti i giorni a cambiamenti particolarmente rapidi nella tecnologia e nelle possibilità che questa offre in tantissimi settori. E di conseguenza le competenze dei tecnici richiedono continui aggiornamenti e implementazioni per arrivare a padroneggiare i materiali in modo professionale, ma soprattutto per poter offrire servizi sempre più funzionali ai propri clienti. Per quanto riguarda la video-sorveglianza gli utenti ritengono che si tratti di semplici riprese video e del loro stoccaggio nella memoria digitale di un videoregistratore pronte per essere riviste o ripescate ovunque nel mondo. Oggi è possibile, grazie alla tecnologia digitale disporre di funzioni più avanzate, come la possibilità di unire i calcoli e le funzioni di una CPU con un video ripreso da una lente di una telecamera, un occhio bionico capace di trasmettere informazioni e far prendere decisioni sulla base di quello che accade. Si tratta dell’analisi video, che è la capacità di agire o no sulla base di informazioni che arrivano anche in automatico dall’ambiente da controllare. Il massimo dell’analisi video oggi è l’analisi facciale e la possibilità delle telecamere di distinguere i volti delle persone, ma ci sono anche programmi più semplici che contano le persone che entrano o escono da una porta ad esempio. L’analisi facciale la troviamo oggi negli smartphone che si sbloccano quando li guardiamo e sbattiamo le palpebre. E oggi viene usata anche per aprire porte o cancelli al solo avvicinarsi della persona.
L’installazione di impianti di videosorveglianza pone dei problemi di sicurezza dei quali l’utente forse non si rende conto. Gli installatori si rendono conto di questo e hanno le competenze necessarie?
Grazie a Internet potenzialmente possiamo avviare sui nostri computer degli applicativi che possano trasformare la semplice postazione di casa in un server raggiungibile da tutto il mondo, ad esempio vedere lo schermo del computer e agire come se fossimo alla scrivania. Ecco che la casa può diventare una vera e propria stazione radio rice-trasmittente proprio come quella dei radio-amatori, via internet e… molto meno ingombrante. E’ per questo che gli installatori devono avere delle competenze di gestione e di cyber-sicurezza, in quanto i server vengono esposti al traffico di internet e quindi sono potenzialmente raggiungibili in tutto il mondo da chiunque.
Oggi anche nella security si verificano fenomeno di moda, come è sicuramente quello che riguarda la possibilità per l’utente di controllare sullo smartphone a distanza grazie alle telecamere l’abitazione…..
Ci sono altre priorità da considerare, come programmare l’impianto affinché compia delle azioni di sicurezza, di difesa, di messa in guardia, a seconda degli eventi.
O come l’invio di un’email o un sms al proprio numero se qualcuno scavalca il muretto perimetrale per entrare nel giardino, o ancora l’invio di segnale audio e flash luminosi se qualcosa si muove intorno alla casa durante le ore notturne o quando non c’è nessuno.Tutte funzioni che vanno programmate e che devono essere all’interno delle competenze dell’azienda. Quanto al cellulare, per osservare le telecamere da lontano va benissimo ma non deve essere l’unica soluzione data al cliente. E’ più importante far dialogare tra loro gli impianti e far in modo che ci siano automatismi di sicurezza che avvertano il cliente di pericoli o che facciano partire altre macchine in automatico.
TV Facile http://amzn.eu/d/hYfpkTb , www.amicoantennista.com e www.impiantogestito.com