Sono atterrati a Roma nella notte di giovedì 13 marzo dopo essere partiti mercoledì dall’aeroporto Shanghai Pudong di Shanghai in risposta alla richiesta urgente che la Croce Rossa italiana aveva espresso per avere un aiuto atto a contenere la diffusione epidemica del coronavirus nel nostro Paese. Inoltre in una conversazione telefonica con il Ministro degli Esteri Wang Yi, il Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio aveva, tempo fa, dichiarato che il governo italiano stava prestando molta attenzione, apprendendo dall’esperienza di successo della Cina nella lotta contro il virus “L’Italia spera-avrebbe affermato Di Maio- che la Cina possa aiutare a risolvere il suo urgente bisogno di forniture e attrezzature mediche”.
In risposta, Wang ha affermato che, nonostante che la Cina abbia ancora bisogno di una grande quantità di forniture mediche, il paese supererà le sue difficoltà e fornirà all’Italia materiali medici tra cui maschere per il viso e aumenterà le esportazioni di forniture e attrezzature in Italia. E questo primo arrivo è solo uno di altre operazioni per aiutare l’Italia, in parte già in atto come la donazione di maschere da parte della Haier alla regione Lombardia, che sono previste anche per il futuro.
Le città e le province cinesi che hanno legami fratelli con gli italiani, così come le società italo-cinesi, si sono impegnate ad aiutare l’Italia; più di 300mila persone dello Zhejiang vivono e lavorano in Italia ed è proprio da questa zona che è arrivato l’aereo di giovedì notte.. La Cina-ha affermato Wang – non dimenticherà il sostegno dell’Italia quando il paese è stato nel momento più duro nella lotta contro il virus, aggiungendo che la Cina è ora disposta ad aiutare in modo stabile e forte il popolo italiano.
L’operazione è iniziata con un aereo cargo noleggiato, partito dall’aeroporto internazionale Hangzhou Xiaoshan alle 5,50 di mercoledì, trasportando 4.556 scatole di materiale destinato all’Italia. Questa prima spedizione dalla provincia di Zhejiang, include maschere, indumenti protettivi,attrezzature, occhiali e guanti in lattice donati da persone di ogni ceto sociale.
Il team di sette membri, guidato da un vicepresidente della Croce Rossa cinese, è composto da un esperto del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie e cinque persone della provincia del Sichuan, nella Cina sud-occidentale, tre medici, un interprete e un Ufficiale della Croce Rossa del Sichuan.