Ecco perché Beko Europe non può cedere

27/03/25 - 3 minuti di lettura

Ancora una volta l’incontro di martedì 25 tra Beko Europe, #bekoeurope, i sindacati e i rappresentanti del MIMIT –incontro che avrebbe dovuto essere conclusivo- si è chiuso con un nulla di fatto, ben mascherato da comunicati pieni di eufemismi. Quanto dichiarato dal Ministero poi è un florilegio di inutili ottimismi. Ecco in sintesi i punti fondamentali.

Premessa-Koç Group cioè Beko Global è sotto doppio assedio, da parte dei sindacati europei e da parte del governo Erdogan in quanto il gruppo fa parte come tutta l’industria manifatturiera, i servizi, la classe media e i partiti laici, dell’opposizione al tiranno musulmano Erdogan. Inspiegabilmente la stampa italiana ha ignorato la attuale situazione in Turchia e le motivazioni che stanno dietro l’atteggiamento di chiusura della Beko Europe. Oggi in Turchia le vendite  sono inchiodate e Erdogan sta cercando di colpire in modo illegale i suoi avversari e il gruppo Koç in particolare. Quando un ministro –Urso!!!- va in Turchia a fare pressione insieme ad un tirapiedi di Erdogan sulla Beko affinché rinunci in toto al piano di ristrutturazione, non bisogna stupirsi che poi tutto si complichi.

Ancora crisi delle vendite- L’intero mercato europeo della tecnologia domestica non vede la ripresa, con qualche variazione leggermente positiva per gli elettrodomestici, della quale traggono vantaggio in gran parte i produttori entry level asiatici. E di conseguenza le fabbriche europee lavorano al 40-50 per cento del loro potenziale produttivo.

Electrolux? Non vende forse-Come avevo anticipato da questo blog Electrolux, è la rivelazione per così dire degli ultimi mesi, va meglio dei competitor europei, cresce di qualche punto a scapito purtroppo delle quote Whirlpool-Beko. Merito dei costanti investimenti in processi, fabbriche e prodotti. Confermo anche che sta crescendo il valore del gruppo svedese che sembra meno propenso ad accettare l’offerta di acquiszione di qualche gigante cinese. Non solo, l’Assemblea generale annuale, #electroluxgroup,,  ha di recente deliberato di non distribuire alcun dividendo per l’anno finanziario 2024 e che i fondi disponibili saranno riportati a nuovo nei nuovi conti. Al contrario Whirlpool,#Whirlpoolcorporation, nonostante registri cali di vendite e di investimenti, continua a distribuire dividendi ai famelici azionisti.

La rivoluzione di Midea -E’ il n.1 in termini di fatturato ma anche dell’innovazione, di recente ha stupito gli esperti presentando una serie di prodotti che sembrano essere molto più avanti di quelli dei competitor. Naturalmente nessun blog, nessun media italiano lo ha capito. Midea, #midea.com, ha messo in vendita in USA e in Asia il suo primo forno al grafene, dotato anche della tecnologia wireless dello standard mondiale KI, @kicordlesskitchen. E una serie di piccoli elettrodomestici sempre wireless, che, collocati sulla base a induzione elettromagnetica si ricaricano e funzionano senza filo. Lo stesso principio della cottura a induzione. Niente fili elettrici in giro, totale libertà d’uso, nessun pericolo di venire in contatto –come può accadere in cucina-con l’acqua. A questo standard stanno adeguandosi diversi produttori in tutto il mondo e sono in vendita anche on line, apparecchi per la cucina senza filo.

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