Quelle che APPLIA Italia (l’associazione delle industrie degli apparecchi domestici e professionali) comunicherà il 5 novembre in occasione della conferenza stampa sull’andamento del settore, sono dati decisamente confortanti. Anzi, sono positivi non solo sul 2020, quando fabbriche, negozi e città erano chiuse per il Covid, ma addirittura anche sul 2019. ll fatturato del comparto manufatturiero APPLIA Italia è salito nei primi sei mesi del 50 per cento sul 2020 e del 20 per cento sul 2019. Con un ottimo andamento anche per l’export e in particolare per tutta la cottura. La crescita è stata infatti superiore al 30 per cento sul 2020 e del 20 per cento sul 2019. Grazie anche alla progressiva uscita dall’incubo del Covid, e del resto la campagna vaccinazione, come ha sottolineato il premier Mario Draghi, ha favorito in modo determinante la forte ripresa dell’economia italiana. Ma le novità di APPLIA Italia sono tante a partire dalla richiesta al Governo con l’appoggio fondamentale di AIRES, la associazione che riunisce i retailers italiani della tecnologia domestica, di un Bonus Rottamazione anche per gli elettrodomestici come per i tv e i decoder e un contributo per la Transizione 4.0-Ristorazione, che finanzi l’acquisto da parte dei ristoratori di nuove attrezzature connesse necessarie per tagliare i consumi, per digitalizzare un comparto che richiede più innovazione e una transizione ecosostenibile molto forte. Il settore professionale ha sofferto più degli altri nel 2020 perché, come tutti sanno, bar, ristoranti e alberghi sono rimasti chiusi a lungo e il turismo si è solo in parte ripreso. Quello che è sempre stato un settore di alti profitti, situato per l’80 per cento in Italia, è uno dei tanti primati misconosciuti del nostro Paese. A partire da gennaio la ripresa c’è stata e il primo semestre si è chiuso -secondo i dati di APPLIA Italia, con un +40 per cento del fatturato export in particolare in Nord America, MO e tutta Europa, con un +20 per cento del fatturato Italia così che nei primi mesi del prossimo anno verrà recuperata la pesante perdita del 2020. Un dato molto interessante che accomuna sia le vendite sul mercato Italia che quelle sui mercati internazionali degli elettrodomestici, riguarda lo spostamento -come GFK puntualmente documenta- è lo spostamento delle scelte dei consumatori verso apparecchi performanti, di classe energetica elevata e con nuove prestazioni. Per esempio nella cottura, crescono gli acquisti dei piani a induzione ma anche dei forni multifunzione (+58,1 per cento) e di quelli con il vapore (+70 per cento). Ma cominciano a vedersi scenari preoccupanti come già è accaduto nell’automotive: la carenza di componenti, prodotti finiti, materiali e trasporti, con un rialzo generalizzato dei costi. E con una inquietante tendenza: stanno arrivando vagonate di componenti, anche strategici, contraffatti, no brand, pericolosi, privi di certificazioni gestiti da organizzazioni criminali non solo private ma anche semi-governative di paesi che lavorano da anni sul dark web. E gigantesche piattaforme con software robot hanno fatto incetta in tutto il mondo di prodotti delle filiere elettriche, elettroniche, e dei prodotti finiti. Così, come ha dichiarato di recente il presidente di Whirlpool Cina, è arrivata la tempesta perfetta. La multinazionale, che si rifornisce ampiamente dalle fabbriche cinesi, ha visto, come altre multinazionali, crescere i prezzi a dismisura, e calare le forniture di materie prime, prodotti e semilavorati. Non è il caso di Whirlpool, ma pare proprio che la maledizione delle delocalizzazione -che ha causato milioni di disocccupati- abbia cominciato a colpire chi le ha praticate solo in nome di profitti sempre più alti per gli azionisti.