Finalmente è possibile diagnosticare in tempo le malattie neurologiche

12/01/25 - 2 minuti di lettura

 

Durante il CES 2025, NeuroClues, -come ha annunciato L’Usine Nouvelle, un blog francese di alta tecnologia e innovazione-start-up franco-belga specializzata nella rilevazione di malattie neurologiche, ha annunciato di essersi conformata al regolamento europeo MDR (Medical Devices Regolamento) applicabile ai dispositivi medici. Ciò le consentirà di apporre la marcatura CE sulla sua soluzione di tracciamento oculare per la diagnosi di disturbi neurologici, e commercializzare così il suo prodotto nel Vecchio Continente.

Diagnosi più rapida per curare in tempo-La start-up mira a consentire una diagnosi più rapida delle malattie neurodegenerative. Secondo diversi studi, i pazienti affetti dal morbo di Parkinson hanno perso dal 50 al 70% dei neuroni dopaminergici, responsabili della coordinazione dei movimenti, al momento della diagnosi. NeuroClues ha poi sviluppato un dispositivo dotato di una soluzione di tracciamento oculare, che utilizza strumenti di intelligenza artificiale per analizzare i movimenti oculari ed estrarre biomarcatori in pochi minuti.

Più concretamente, un visore controllato tramite un’interfaccia può registrare fino a 800 immagini a infrarossi per occhio al secondo. I dati poi estratti forniscono misure di latenza e di errore automatico, che possono poi essere confrontati con la deviazione standard di una popolazione sana. Questa soluzione, che comprende sia le cuffie che il software e un’offerta di archiviazione dati nel cloud, si basa su un modello di leasing.

Bravissimi i ricercatori francesi-Per ora,  sottolinea L’Usine Nouvelle,NeuroClues ha stabilito una partnership in Francia con il Brain Institute, dove ogni settimana un prototipo viene testato da diverse decine di pazienti affetti dal morbo di Parkinson. Il medtech collabora anche con l’Università di Nijmegen, nei Paesi Bassi, e con due istituzioni americane con pazienti affetti da disturbi del movimento. Infine, NeuroClues potrebbe integrare i test nella coorte “Constances”, sostenuta da France 2030 e composta da 22.000 partecipanti di età pari o superiore a 55 anni. La start-up prevede ora di implementare la sua soluzione negli ospedali e nelle cliniche in Europa. Potrebbe così sviluppare banche dati con l’Università di Siena (Italia) per diversi disturbi neurologici, come “il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer, le sindromi cerebellari, la miastenia grave e le miopatie”. Dopo aver raccolto 5 milioni di euro a fine aprile, il medtech prevede di chiudere una serie A entro la fine del semestre, precisando che i due terzi sono già impegnati.

 

Condividi su
Commenti
Nessun commento
Lascia un commento


0/ 1000
Newsletter

Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di funzionalità e misurazione.

Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento, accedendo al pannello delle preferenze. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.

Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.