di Silver Fox
Eccomi ancora a voi con un caso specifico che riflette una sciagurata tendenza.
Pernigotti, un marchio italiano molto, molto famoso quello dei “Gianduiotti”, fondato nel 1860 per la produzione di un cioccolato finissimo di tradizione piemontese.
In questo mondo globalizzato finisce nelle grinfie dei turchi, magari a due lire (quelle vecchie e buone lire italiane tanto vituperate) che pensata delle pensate avevano deciso di chiudere la produzione e delocalizzare al 100%.
Ma pensa (ancora una volta) si preda in Italia, si utilizza il marchio italiano, il fascino Made in Italy, L’Italian Lifestyle e si fanno soldi buggerando alla grande.
La logica della delocalizzazione questa volta ha uno stop perché:
- i consumatori non sono poi tanto allocchi da acquistare un cioccolato tipo “Parmesan” (il tarocco del parmigiano docet) prodotto, udite udite, in Turchia. Tanta resa poca spesa verrebbe da dire.
- rivolta dei nostri Artigiani che operano con suprema maestria a Novi Ligure da sempre.
Oggi i turchi ci raccontano che acquisteranno il cioccolato in Italia pur chiudendo la fabbrica: Orrore degli orrori. Mi domando da quale girone dantesco debba provenire questa improvvida e sbagliata decisione.
Ben vengano gli stranieri in italia a rilanciare i nostri brand ma se ne stiano a casa loro quando ragionano in questo modo sgangherato.
E’ noto che le produzioni dove i grandi numeri ed il livello di standardizzazione è elevato può essere mosso da un paese all’altro, sempre con la logica di massimizzare i guadagni e quindi alla ricerca dei paesi emergenti (sono state scritte enciclopedie sul tema………).
Delocalizzare una piccola produzione di altissima qualità attesa ed ITALIANA proprio non si può.
Torniamo al solito raffronto con la Ferrari. Nulla di nuovo nulla di meno nulla di più.
Ieri, A Milano passeggiavo per Brera e sull’ingresso di un negozio italiano 100%,, molto trendy ovviamente, risultava bene in vista la scritta “Fatto con mestiere in Italia”.
Questa è l’Italia di cui vado orgoglioso.
SILVER FOX