Un passo, 2 Watt, 2 passi 4 watt, così via. Una start up italiana, Veranu, ha progettato e realizzato un pavimento rivoluzionario che il calpestio trasforma in generatore di elettricità. Più esattamente converte, per effetto piezoelettrico, l’energia cinetica dei passi in energia elettrica pulita. Veranu è stata finanziata, all’inizio, dalla piattaforma italiana di crowdfunding Eppela e quindi dall’equity crowdfunding promosso da Equinvest e chiuso con successo da Clhub, incubatore internazionale. Il componente edilizio, che prevede anche servizi IoT, Internet of Things, va installato sotto o sopra la pavimentazione tradizionale e anche in zone urbane di pregio poiché risulta invisibile. E’ molto efficiente poiché con 20 passi si può accendere un lampione a Led e con 10mila si può caricare la batteria di uno smartphone. Ovviamente è destinato a grandi aree, pubbliche e private ed è realizzato con materiali riciclati che abbattono le emissioni di CO2, tagliando i costi di produzione. Grazie a componenti IoT, sarà possibile stabilire un’interattività funzionale tra il pavimento e il cliente per controllare, verificare e utilizzare al meglio l’energia generata. Il progetto nasce nel 2012 da una tesi in ingegneria elettronica all’Università di Cagliari di Alessio Calcagni, divenuto ad di Veranu e affiancato dal 2016 da Antonio Chiarello in qualità di senior advisor, manager di comprovate e brillanti esperienze nel private banking e nell’asset management. Dopo aver ottenuto numerosi riconoscimenti per il contenuto ad alto valore aggiunto, Veranu è stata selezionata per la finale europea a Bruxelles di StarUp Europe Awards, promosso dalla Commissione Europea, dal Parlamento Europeo e SartUp Europe. L’affiancamento a Veranu di ClHub, che ha a ha sua volta una recente ma particolarmente dinamica storia, ha accelerato la definitiva messa a punto del pavimento smart grazie anche al fatto che ClHub è un venture incubator internazionale focalizzato su Clean, Agri, IoT e Digital. “Veranu ha raccolto su Equinvest 184mila Euro, pari a 2,4x il capitale richiesto -dichiara Riccardo Sanna co-fondatore insieme a Giovanni Sanna di ClHub,-e rappresenta un record sulla piattaforma in termini di rapporto tra raccolta e capitale richiesto”. La storia tutta hi-tech di Veranu –che condensa un coagulo eccezionale di tecnologie digitali, elettroniche, elettrotecniche-in realtà rappresenta uno dei tanti casi di sviluppo di innovazioni con finalità “verdi” che si stanno moltiplicando soprattutto in Europa. La stessa ClHub fondata dai Sanna nel 2015 a Cagliari con sedi a Cagliari e in California, e uffici a Milano, ha scelto come area di attività il crescente mercato di stili di vita –come sottolinea Giovanni Sanna-energeticamente sostenibili nel rispetto dell’ambiente. “La tecnologia green italiana è sempre più apprezzata a livello internazionale”. ClHub, che è socio di Italia Startup, è Ideatore del format “Startup Battle” dove le startup selezionate si sfidano davanti ad una giuria di esperti per aggiudicarsi il premio per lo sviluppo dell’idea di business durante il periodo di incubazione. Nel 2016 la famiglia Apodaca proprietaria del gruppo californiano Westport Construction Inc. (Real estate) è entrata nel capitale di ClHub che ha anche chiuso accordi di collaborazione con altre società operanti come capital accelerator.