Salvini insegna e il padroncino padano caccia via i neri

04/07/19 - 1 minuto di lettura

 

“Chiediamo tassativamente, pena interruzione di rapporto di fornitura con la vs Società, che non vengano più effettuate consegne utilizzando trasportatori di colore e/o pakistani, indiani o simili”: questo il contenuto di una demenziale e salviniana mail  inviata dalla Chino Color Srl di Lumezzane, il 21 giugno scorso, a tutti i suoi fornitori, come riferisce ‘Il giornale di Brescia’. E gli unici accettati sono i trasportatori dei paesi di Visegrad (gli “amici” degli amici di salvini), dell’est Europa. Più esattamente prosegue la orrenda mail razzista così: “gli unici di nazionalità estera che saranno accettati saranno quelli dei paesi dell’est, gli altri non saranno fatti entrare nella nostra azienda né tantomeno saranno scaricati”. A parte una serie di errori da perfetto padano ignorante (è la regola, basta sentir ragliare  i loro ministri, segretari, e la fauna in Parlamento…) è il tono arrogante, razzista al massimo livello che la mail evidenzia. D’altra parte non continuano a berciare “Prima gli italiani”? Diceva così ossessivamente negli anni trenta anche un altro losco personaggio: l’orrido Hitler: “Prima i tedeschi, non vogliamo lavoratori di razze inferiori, italiani, slavi, ebrei, PRIMA  I TEDESCHI”.

 

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