Fondata in Francia, il paese più all’avanguardia in Europa nella domotica (termine tradotto proprio dal francese domotique), la prestigiosa associazione SBA debutta ora anche nel nostro Paese con grandi ambizioni. Speriamo davvero che questo arrivo così importante per l’innovazione dell’abitare riesca a imprimere al mercato assai ridotto della smart home italiana un grande impulso operativo. L’innovazione in Italia e agli italiani non manca di certo. E anzi abbiamo eccellenze mondiali anche in questo campo come per esempio il livello in assoluto mondiale e unico dei nostri ingegneri (che ci vengono continuamente “rapiti” dalle multinazionali) e delle piccole e medie aziende. Mancano però un network, un pattern (chiediamo scusa per le citazioni straniere) comuni. Manca cioè quello che il grandissimo precursore della casa intelligente, Vittorio Merloni, chiamava “fare sistema”. Può essere che anche Smart Buildings Alliance possa assumere un ruolo propulsore per realizzare una base comune di promozione della casa intelligente e ecosostenibile italiana. Perchè la tecnologia, d’ora in aavnti, o è ecosostenibile o è assolutamente negativa, inquinante, sovranista, prevaricatrice, da rifiutare. 33 anni fa visitavo, prima e unica giornalista europea, la realizzazione di un’automazione domestica mai vista prima, si trovava a Phoenix, nel deserto dell’Arizona, interamente progettata dalla Motorola (quella vera, avanzata). Era stata installata nella spettacolare villa di Frank Lloyd Wright, l’architetto visionario e ecologista antelitteram. Tutto l’edificio, nel deserto, era già allora grazie alle tecnologie intelligenti e rispettose dell’ambiente, autonoma nei suoi consumi energetici. Un connubio tecnologia-ecologia assolutamente necessario d’ora in avanti, soprattutto dopo la spaventosa pandemia del Covid-19. Di seguito il comunicato stampa della società francese in occasione della suo debutto in Italia.
Nell’ambito della sua missione di espandere il mercato degli edifici intelligenti e delle case intelligenti in tutto il mondo, la Smart Buildings Alliance (SBA) ha annunciato che verrà lanciata in Italia la prossima settimana.
Primo passo nel processo di internazionalizzazione, uno dei fondatori, Domenico Di Canosa, direttore commerciale per il Sud Europa di J2 Innovations, guiderà il capitolo italiano del gruppo di lavoro francese di successo per la promozione e lo sviluppo di edifici intelligenti.
Fondata in Francia nel 2012, la SBA riunisce oltre 460 aziende che rappresentano tutti i mestieri edilizi e gli stakeholder della smart city e, da gennaio 2020, quelli della smart home con l’obiettivo di progettare edifici intelligenti di oggi e di domani.
Di Canosa ha dichiarato: “Dopo aver incontrato il presidente della SBA, Emmanuel François, è diventato chiaro che era necessario diffondere il lavoro dell’alleanza oltre la Francia, e come persona che ha lavorato nel settore degli edifici intelligenti per più di 20 anni, ho colto al volo la possibilità di essere coinvolto. Ho anche avuto l’opportunità di unirmi ai veterani della tecnologia digitale, Cesare Massarenti ed Ernesto Santini, desiderosi di creare ed espandere la Smart Buildings Alliance Italia “.
I piani chiave per l’alleanza includono la posa delle basi per la certificazione dell’architettura RS2 che supporta lo ‘Smart Readiness Indicator’ (SRI), uno schema opzionale che è delineato dalle direttive europee (EPBD) per aiutare a sensibilizzare, accelerare e aumentare l’adozione di tecnologie intelligenti e sviluppo di servizi digitali negli edifici.
Per SBA Italia, l’alleanza cercherà di istituire una commissione per localizzare il concetto di RS2 e nominare un ente di certificazione italiano per fornire la struttura dello schema. I membri dell’Alleanza avranno l’opportunità di contribuire a plasmare l’approccio alla certificazione standard che verificherà l’interoperabilità, la trasparenza dei servizi e la facilità d’uso degli edifici per gli utenti finali.
Una volta lanciato, l’RS2 sarà una valutazione qualitativa della capacità di un edificio di adattarsi alle esigenze degli occupanti, della sua efficienza, facilità di manutenzione e compatibilità con le reti energetiche.