La Spectrum Brands di Middleton (Wisconsin) ha avviato contatti operativi per vendere storici marchi americani come Remington, George Foreman, Black+Decker, Remington, Russell Hobbs, Juiceman, Breadman e Toastemaster che fanno parte della divisione Global Batteries&Appliances. La decisione consentirà alla Spectrum di concentrarsi sul core business costituito da Hardware&Home Improvement, Global Auto Care, Global Pet Supplies e Home&Garden. Disinvestendo dalle batterie e dagli elettrodomestici, Spectrum Brands è convinta di ripianare parte dei debiti, rilanciando i restanti settori e addirittura –come dichiara David Maura, a capo della Spectrum Brands Holdings- di effettuare acquisizioni di nuovi brand. Il segmento messo in vendita vale, come giro d’affari, circa 2 miliardi di dollari su un totale di 5 miliardi. Il Ceo Andrea Rouvé ha dichiarato, senza alcun senso del ridicolo, che il settore messo in vendita è costituito da ottime aziende, eccellenti management e che –bontà sua- ha dato a lungo consistenti contributi al successo di Spectrum Brands. “Abbiamo ricevuto diverse proposte di acquisto e ci stiamo impegnando attivamente per concluderle”. Come se nessuno sapesse che la finanziarizzazione dell’industria e dell’economia americana è all’origine di tanti fallimenti, di chiusure ingiustificate, di acquisizioni effettuate spesso solo per svuotare e spolpare aziende fiorenti o comunque di grande qualità e contenuti. Svuotamento e spolpamento che vengono seguiti dalla solita delocalizzazione selvaggia verso l’Asia, con l’impoverimento dei prodotti e dei brand di riferimento. Una volta svuotate finanziariamente (e industrialmente) le aziende, si mettono in vendita i brand. Con un doppio guadagno: l’iniziale spolpamento colossale e la vendita a qualche speculatore finanziario per giochini di Borsa ormai evidenti anche ai profani. E redditizi ovviamente. Naturalmente non è il caso di Spectrum Brands…e i marchi in vendita sono di grande smalto ancora, alcuni vantano apparecchi di elevata qualità e meriterebbero grandi rilanci. Auguriamci davvero che avvengano.