Dyson, l’aspirapolvere rivoluzionario

09/03/18 - 2 minuti di lettura

 

 

C’è un nuovo aspirapolvere micro, senza filo, di potenza micidiale, con un grumo di sensori avveniristici, che manderà in soffitta il vecchio tradizionale aspirapolvere. Si chiama asetticamente V10 e con un investimento di100 milioni di sterline lo ha progettato e realizzato (è già sul mercato, a 550 Euro) l’inglese Dyson. Non nuova a queste imprese perché 25 anni fa James Dyson, visionario ingegnere inglese, fece invecchiare in un colpo solo il vecchio caro asmatico e rumoroso aspirapolvere inventando un apparecchio senza sacco finalmente, superpotente, con vortici terrificantemente veloci nell’aspirare lo sporco separandolo dall’aria. E di un gran bel design tanto da diventare l’elettrodomestico più premiato –e copiato-al mondo. Niente sacco, niente sostituzioni pulvirulente di sacchetti, niente ricambi ma solo un serbatoietto da svuotare in modo igienico. E soprattutto pulizie vere senza il corteo di puzze e polveri reimmesse nell’ambiente. Risultati del motore ciclonico? 40 milioni di apparecchi prodotti e venduti a tuttoggi a marchio Dyson nonostante prezzi molto alti, con fatturati sempre in ascesa e un +40 per cento nel 2017 (3,5 miliardi di sterline) sul 2016. V10 è stato presentato martedì 6 marzo in contemporanea mondiale a Parigi e a New York dopo che i ricercatori (4.450 in tutto il mondo su 11mila dipendenti), avevano messo a punto un micromotore digitale rivoluzionario di pochi centimetri -il segreto di questa “scopa” elettrica digitale- che ha la potenza del tradizionale e ingombrante aspirapolvere da terra. Niente cavi, niente tubi, niente polveri, e soprattutto una micidiale velocità ciclonica che taglia i tempi della pulizia. V10 pesa 800 grammi anziché i 2-3 kg delle altre scope elettriche e i 6-10 kg del vecchio apparecchio su ruote. Che è ormai al tramonto tanto che anche James Dyson ha dichiarato di aver definitivamente smesso di produrre i suoi apparecchi da terra. Alla vigilia della presentazione dell’auto elettrica, la Dyson ha dimostrato di saper usare le nuove tecnologie per la casa come nessun altro, in un mercato per di più che tira tantissimo e che nel 2017–secondo fonti cinesi (in Cina si produce il 90% degli aspirapolvere per il 90% dei brand mondiali) dovrebbe aver superato intorno al 10-15 per cento i livelli del 2016 di unità vendute. Con beneficio d’inventario ovviamente perché di statistiche ufficiali ce ne sono poche. Addio dunque –grazie a James Dyson-al vecchio apparecchio con filo, ruote, tubo e polverume. L’impressionante numero di ricercatori di Dyson ha prodotto un motore speciale che sino ad ora nessuno aveva potuto creare. Che per funzionare al massimo sia a Città del Mexico a 2mila metri che a 0 metri sul mare (cambiano i parametri dell’aspirazione oltre che il numero degli acari), il micro motore digitale calcola tutto, pressione, umidità, temperatura e adegua forza e velocità. Ed è già in grado di dare le previsioni del tempo con grande precisione. Dallo smartphone telefoneremo –e non è una balla dei soliti hi tech dipendenti-per sapere se pioverà o no nel week-end.

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