Parte dall’Italia la prima vera guerra europea dei negozi di elettronica di consumo contro l’e-commerce delle truffe. “Siamo i primi in Europa a muoverci con investigatori, scouting on line a tappeto e poi con denunce contro i filibustieri della rete-ha annunciato Davide Rossi, presidente del nuovissimo Optime, Osservatorio Permanente per la Tutela in Italia del Mercato dell’Elettronica, lanciato ieri da Aires, l’associazione che riunisce le catene e i gruppi del retail italiani dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici con un fatturato di 14 miliardi di Euro- i nostri associati sono sempre più danneggiati dall’aumento della concorrenza sleale proveniente dalle vendite on-line illecite”. L’ultimo caso, clamoroso, è stato –come abbiamo riportato- quello del sito www.stockisti.com, chiuso di recente dalla Polizia Postale per un’evasione dell’IVA di 50 milioni di euro che consentiva margini stratosferici, superiori del 20% a quelli del retail fisico e dei siti “regolari” di e-commerce. E che sono all’origine dei prezzi bassissimi dei prodotti –soprattutto elettronica di consumo-venduti sul sito e su altri 49-e che vengono per così dire ulteriormente valorizzati dai mancati servizi pre e post vendita, quelli che fanno lievitare i costi del negozio regolare off e on-line.
Maltesi, italiani e rumeni
Il sito era gestito con i suoi 49 siti “apri e chiudi” da una società maltese, da italiani e rumeni e con la complicità di fior di professionisti milanesi. “Un ulteriore fattore positivo di Optime –sottolinea Rossi- è che rappresenta tutta la filiera dal produttore al rivenditore al riparatore. Per il momento lavoriamo su sei mesi di rodaggio poi apriremo le porte anche ad altre associazioni esterne, quindi cercheremo, attraverso una ricerca affidata a Eumetra, di approfondire i perché della propensione all’acquisto on line su siti e di prodotti illeciti, con prezzi troppo bassi per essere giustificati. Per noi è fondamentale capire e individuare ogni aspetto di questo mercato nero che toglie risorse e spazi vitali al mercato regolare dell’on-line dell’elettronica di consumo che vale circa 1,5 miliardi Euro. Il mercato nero spesso proviene dai continui furti subìti dai nostri associati che devono sostenere oneri, leggi e regole molto pesanti”. Davide Rossi, al quale si deve la progettazione e la preparazione di Optime, cita due clamorosi casi dei tanti vantaggi che l’illecito traffico dell’e-commerce procura alla criminalità digitale. “Per ogni copia privata di opere riprodotte su smartphone, tablet e hard disk per legge è stabilito un versamento di 5,60 Euro che queste società illecite non versano. E poi niente ritiro gratuito del vecchio apparecchio per ogni nuovo acquisto, come stabilisce la disciplina Raee”. E, aggiungiamo noi, niente due anni di garanzia: se lo smartphone o il mega tv acquistato aveva qualche problema, stockisti e simili si sono sempre rifiutati di provvedere tanto che in soli due anni il sito degli stokkisti aveva collezionato oltre 350 denunce mentre presunti clienti tessevano di continuo lodi fantastiche e recensioni ultrafavorevoli sui loro blog.
Danni colossali
Come mai i prudentissimi gruppi e catene del retail dell’elettronica di consumo hanno deciso di partire –finalmente- lancia in resta contro i criminali dell’ on line che riciclano, truffano, evadono e poi spariscono impuniti? Perché i danni sono colossali. Altro che ladri di galline –on line- qui si parla di miliardi e il conto è presto fatto. L’ultima ganga dell’elettronica denunciata e chiusa organizzazione tipica da ‘drina calabrese–in soli due anni aveva fatturato 500 milioni di Euro (250 ogni anno) aprendo e chiudendo sedi (finte), senza dare garanzie, senza versare Iva, senza spese se non quelle del sito (si, ma glieli dava Mandrake i cellulari e i tv?). Di questi siti da Filibusta (una definizione coniata dal presidente di Aires, Alessandro Butali) ne girano solo in Italia parecchie decine, vicino al centinaio –attivissime anche sul dark web- e di conseguenza si può ipotizzare un danno che presto si avvicinerà al miliardo di euro su un fatturato totale on line per l’informatica e l’elettronica di consumo di circa 3 miliardi con un +28% nel 2016 (fonte: Netcomm). E mentre in Italia Davide Rossi presentava Optime, arrivava la bomba di Media World-Saturn, il gigante tedesco controllato non più da Metro ma da Ceconomic che ha in queste ore ufficializzato l’acquisizione della quota di controllo del big francese Fnac-Darty, ceduto dalla famiglia Pinault, quella del lusso, per 450 milioni di Euro. Con giganti come questi la vera guerra alla criminalità organizzata del web e con iniziative come Optime può avere grandi risultati.