Allarme, a rischio crolli milioni di case italiane

26/11/17 - 2 minuti di lettura

 

 

Il patrimonio immobiliare italiano, il più vecchio e degradato d’Europa, come scrive l’informatissimo Immobiliare.it, è a rischio anche grave di crolli. Molti, troppi, fanno finta di non saperlo, negano, minimizzano ma è così. Spieghiamolo con qualche numero. Il 77,4% degli italiani abita in case di proprietà. In gran parte sono pensionati, cioè senza alcuna perifrasi e senza ipocrisie sono vecchi e poco informati. Chi ha la disavventura di frequentare le assemblee dei condominii sa che nel 90% dei casi chi frena ostinatamente e ciecamente i provvedimenti necessari per una manutenzione minima, sono proprio loro, gli over 70. Ignorano tutto, i gravissimi e crescenti rischi a cui vanno incontro le loro case e i loro condominii, ignorano che più si degradano meno valgono… Ignorano e basta.

Nel lontanissimo 2008 era già stato fatto un calcolo preciso di quanti comuni fossero a rischio idrogeologico (solo si fa per dire “idrogeologico”): l’82%! Sono a rischio idrogeoloigico -solo ripetiamo idrogeologico- 1,2 milioni di case, un rischio grave e molto grave. Oggi quel numero è enormemente aumentato e al rischio idrogeologico va aggiunto quello sismico. Su 31 milioni di edifici residenziali una quota molto consistente di quelli con più di 40 anni potrebbe, può e potrà crollare. Ogni giorno si verificano in tutto il Paese episodi più o meno gravi di questo tipo, nel silenzio generale. E anche quando si tratta di esplosioni causate dal gas, la vera origine, come risulta dalle successive indagini, sono il dissesto, la mancata manutenzione e la mancata cura che, nel 90% dei casi, ha tra i colpevoli i proprietari, i condomini.

Spendere? Si, però, ma, ma no, aspettiamo…

Loro, i condomini, dichiarano candidamente di non sapere niente; l’81% non si informa. In parole banalmente chiare, non gliene importa nulla. E solo di recente cominciano a manifestare qualche -piccola- ansietà, a causa dei ricorrenti terremoti, dell’enorme aumento dei disastri climatico-ambientali, delle inondazioni, delle paurose frane. Immobiliare.it ha posto alcune domande a questi italiani che ignorano: siete disposti a mettere in sicurezza la casa? Siete d’accordo a fare i necessari lavori? Beh solo il 34,4% intende farlo secondo l’ammontare richiesto. Gli altri, nicchiano, rimandano, dicono che si forse, vogliono spendere, ma cifre ridicolr, per dire 5mila euro……

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