Allarme in Europa, c’è un robot da cucina che ci spia, ecco come e perché

13/06/19 - 2 minuti di lettura

 

 

L’ha rivelato l’Express, l’ha indagato  il sito Numerama e Lidl l’ha ammesso. Nell’ultimo robot che cucina, di Lidl Francia, Cuisine Connect, ci sono tantissimi dispostivi intelligenti ma uno è nascosto, non dichiarato e spione. Si, spione. Come è stato scoperto? Due esperti francesi hanno manovrato il display facendo funzionare un chip-spia, che non serve infatti per i tradizionali compiti di un robot, neanche il più automatico e connesso come questo. Che ci sta a fare? Secondo Lidl dovrebbe essere lì per far funzionare un futuro –non presente in questo robot- altoparlante tipo Alexa. Lidl in un primo momento ha negato di sapere qualcosa di questo chip-spia. Poi ha dovuto ammettere che sì, si trattava –stando a quanto il produttore aveva detto- di un componente non ufficiale e che, comunque, era lì perché il costruttore aveva previsto di inserire l’altoparlante intelligente in una seconda serie. Balle o perlomeno giustificazione imbarazzante e poco attendibile. “Ma no, sciocchini, perché tanta paura?-replica il costruttore-è che ci eravamo sbagliati, avevamo progettato un robot che già poteva dialogare con l’utente e conseguentemente dotato di un chip per governare il tutto, quando poi abbiamo deciso di rimandare questa funzione”. Ancora balle. Il chip infatti ha una precisa funzione, provata, testata, reale e molto molto preoccupante: è’ stato infatti messo in funzione con una piratata in modo non difficile dai due tecnici. Chiunque poteva avviarlo per così dire, in remoto, per carpire dati, scelte, e altro dagli utenti.

I chip rubano segreti e li trasmettono

La faccenda degli oggetti connessi,  i mitici IoT, comincia a farsi pesante. Sono pieni zeppi di sensori che captano odori, colori, movimenti, volti, impronte, voci, anche sussurri, e non si tratta di pc super hi tech ma di materassi, frullini, robottini che puliscono (alcune società che li producono sono legati ai cyberspioni di Bannon-Salvini e Putin)  braccialetti, sveglie, frigo, bilance e persino vibratori…..Registrano le nostre scelte, le prestazioni, i giudizi, la frequenza di certe decisioni, i perché e i percome e ovviamente lo fanno gestiti in remoto da società di servizi (segreti o no) alle quali trasmettono tutto. La faccenda comincia a farsi seria. Un po’ troppo. Produttori e grandi figli di puttana che spiano per mestiere, usano innocenti oggetti che noi –scemi-pubblichiamo e, cinguettando, estasiati promuoviamo, che gli utenti sprovveduti acquistano e usano e che poi tutti come un branco di pecore (senza offesa per le pecore)  manovriamo senza nessuna precauzione. Che c’è di male, direte? Beh, se non l’avete capito, peggio per voi. Quando volete farvi i cavoli vostri staccate tv, pc, lavapiatti, e togliete dal robot che cucina polpette la sua “anima”, il chip spione. E togliete dal cellulare tutto ciò che può tracciarvi. Rimettete in funzione  il caro vecchio Nokia, una ragione c’è e riguarda il fatto che non possono spiarlo se non in modo complicatino, costoso, non “stabile”. Come? Mica sono scema a spiegarvelo sul blog…..

 

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