Non passa settimana che i super investigatori dell’Arte, i Carabinieri del Comando e dei Nuclei per la Tutela del Patrimonio Culturale, guidati dal Generale di Brigata Roberto Riccardi, non mattano a segno formidabili “colpi” per il recupero di beni sottratti al nostro Paese. Questo, del quale pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa, è straordinario poichè riguarda una restituzione di ingente valore per quantità e qualità delle opere.
Il 20 luglio 2022 si è tenuta a New York la cerimonia di restituzione all’Italia di 130 reperti archeologici di grande rilevanza storica e artistica, oggetto di traffici illegali e recuperati dalle autorità giudiziarie statunitensi grazie alla collaborazione tra il Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) dell’Arma dei Carabinieri e il Manhattan District Attorney’s Office. I beni sono stati formalmente consegnati al Console Generale d’Italia a New York, Min. Plen. Fabrizio Di Michele, alla presenza del Procuratore Distrettuale della New York County, dott. Alvin Bragg, e del Comandante TPC, Generale di Brigata Roberto Riccardi.
“Si tratta della seconda significativa restituzione all’Italia di opere in pochi mesi”, ha commentato il Console Generale a New York Fabrizio Di Michele, “dopo quella di 200 reperti dello scorso dicembre, in occasione della quale avevamo esposto vari artefatti presso il Consolato Generale e l’Istituto di Cultura. La restituzione delle opere conferma l’eccellente livello di cooperazione tra le Autorità dei due Paesi, che permette di riportare in Italia tesori di valore inestimabile”. I beni restituiti coprono un ampio arco temporale compreso tra il 2500 a.C. e il VI secolo d.C.
“Ancora un concreto segno della collaborazione delle Autorità statunitensi per il recupero dei beni culturali trafugato. Il mio ringraziamento al Colonnello Matthew Bogdanos e ai suoi collaboratori”, ha commentato il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Gen.B. Roberto Riccardi.
Questa notizia segue di pochi mesi il rimpatrio di altri 201 reperti archeologici, che erano stati illegalmente esportati negli Stati Uniti nel corso degli ultimi decenni, smerciati dai grandi trafficanti internazionali e acquisiti –a volte dopo vari passaggi di mano– da importanti musei, case d’asta, gallerie antiquarie e collezionisti privati. Su quei reperti i Carabinieri TPC avevano indagato insieme ai colleghi di Federal Bureau of Investigation (FBI) e Homeland Security Investigations (HSI), riportando a casa in aereo i tesori.
Roma, 22 luglio 2022