COME SALVINI LE HA SPARATE GROSSE ANCHE AL SALONE DEL MOBILE

22/04/23 - 2 minuti di lettura

SABATO 22-Fiera Milano Rho-arriva il ministro del Ponte di Messina e delle infrastrutture Salvini, alias, Papeete (giusto per l’estate) e parla in libertà del Salone del Mobile. raccontando e commentando il successo con incredibili vanterie e autentiche balle, oltre a dimenticare argomenti fondamentali:

1a BALLA-“Numeri quasi da record, anzi, record di visitatori e….(pausa) anche. si, di espositori”. Balla, è l’unico numero NON da record perchè gli espositori sono parecchio meno delle edizioni ante-Covid. Il che non è affatto grave perchè i record sono altri e nuovi. Lui non ha capito che proprio degli “espositori” non doveva parlarne.

2a BALLA (doppia)-“Il Salone è un’Italia che sta recuperando e la situazione economica sta migliorando”. Con un commento “sproloquiato” che in sintesi assegna al suo governo il merito. Balle, l’Italia ha avuto un formidabile recupero nel 2021 e nel 2022 con numeri da record (governo Draghi). E invece il 2023 è in stand by (governo Meloni). Quanto alla situazione economica non sta migliorando adesso ma è migliorata PRIMA del suo governo. Il boom delle vendite nel periodo 2021-2022 sul mercato interno ha un unico “perché”: i provvedimenti del governo Draghi, grazie al PNRR, che hanno con i numerosi bonus e eco-bonus pompato risorse e provvedimenti per la casa e l’edilizia. Adesso, anzi, si sta fermando…

LA VANTERIA-“Questi numeri da record….sono molto soddisfatto”. Che c’entra lui, ministro del Ponte di Messina e delle Infrastrutture con la filiera del Federlegno-Arredo? NIENTE. anzi, nonostante il terremoto che è arrivato puntuale a Catania (a smentire  gli ottimismi sulla stabilità del ponte dello stretto), il suo governo tirerà via preziosi miliardi a scuola, formazione, lavoro, PMI, per metterli nel gigantesco buco senza fondo del ponte.

Dimenticanza molto grave: il Salvini non ha mai, mai, mai detto nulla su uno dei pilastri fondamentali del successo mondiale del made in Italy: l’elevato livello di ecosostenibilità della filiera, che non ha pari. E’ vero, questo è dovuto al fatto che dobbiamo risparmiare materiae prime, energia, acqua, gas, vernici, eccetera…..Il settore cioè ha dovuto fare -come si dice- di necessità virtù e che lo ha fatto e  lo sta facendo meglio di altri paesi. Ma di questo al Papeete non gliene frega niente.

 

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