Una bel gruppetto di miliardari italiani sta donando ormai da diversi giorni cifre molto consistenti alle regioni di appartenenza per aiutare a risolvere i drammatici problemi legati al diffondersi rapidissimo del corponavirus. Ma, per gran parte della stampa e delle tv, c’è donatore e donatore anche quando le cifre sono identiche. E’ accaduto infatti che le donazioni di Berlusconi e della famiglia Caprotti (proprietaria di Esselunga) di 10 milioni per ciascuno, hanno avuto un’eco molto molto ampia mentre la donazione dello stesso importo di altri no. Beh, è ovvio, anche quando si tratta di beneficenza la cosa più importante è la comunicazione e per chi possiede tre quotidiani e un bel po’ di tv, è inevitabile dare grande risalto mediatico….Contemporaneamente anche la Lavazza ha donato lo stesso importo, ma con un’eco stampa parecchio inferiore. Eppure, a parte la prosaica faccenda degli euro, Lavazza può vantare eccezionali -per un’azienda italiana -pratiche etiche e ecologiche, di grande rispetto per l’ambiente, per chi lavora e per i consumatori. Meritava molto molto più spazio. Ma la stampa italiana è quello che è.