C’è un killer in cucina, la fiamma dei fornelli. A denunciarlo ufficialmente, è un gruppo di università americane, australiane e inglesi, coordinate dall’EPA, l’ente governativo americano per la protezione dell’ambiente dopo aver eseguito, nel corso di diversi anni, ricerche, misurazioni e analisi dell’aria che si respira nelle cucine americane, in particolare in California. I fuochi della cucina (che in America sono molto più grandi dei nostri) pare che sprigionino gas molto tossici (diossido e biossido di azoto in particolare) gas che -è stato dimostrato-possono provocare, in mancanza del necessario ricambio dell’aria, attacchi di asma, allergie e gravi malattie respiratorie. Che sono peraltro in crescita esponenziale, visto che grandi e piccoli trascorrono in cucina molte ore. Le sperimentazioni hanno dimostrato quello che già si sapeva, in aggiunta, questa volta, un’autentica marea di dati ad elencare meticolosamente i rischi elevati ai quali siamo esposti in casa dove –ricordiamolo- l’inquinamento è almeno cinque volte quello esterno e, in cucina, intorno ai fornelli, tre volte rispetto al resto dell’abitazione. Se prima di questi rischi si parlava con molta prudenza quasi solo tra studiosi, con la recente uscita del libro che riunisce tutte le ricerche (“Indoor Air”, John Wiley&Sons A/S, scritto dal team dei prestigiosi Lawrence Berkeley National Laboratories, che vantano 13 premi Nobel!), il problema non si può più ignorare.
Meglio l’Europa
Cucinare fa davvero tanto male? Senza ventilazione sì, anche per la compresenza in cucina di altri veleni ancora, come le colle, le vernici, i prodotti per la pulizia e il calore emesso dai piani cottura elettrici, dai microonde, dalle stufe eccetera eccetera. Il rischio maggiore proviene dal fatto che tutto questo genera il cosiddetto effetto-accumulo o effetto-cocktail: i veleni ristagnano così si mescolano, cambiano, diventano più aggressivi. Questo negli States, perché in realtà in Europa, dove vi sono regole certamente più severe, l’inquinamento c’è ma da qualche anno vi sono anche i rimedi. Che, stupidamente, molti ignorano.
La cappa e il foro nel muro, sempre
In Europa è infatti obbligatorio praticare un’apertura in una parete esterna della cucina e installare sopra il piano di cottura la cappa collegata all’esterno (non quella a ricircolo) allo scopo preciso di creare un minimo ricambio dell’aria e di aspirare e far uscire i gas tossici prodotti dalla combustione. L’apertura deve essere sempre libera e la cappa sempre in funzione durante la cottura e successivamente per circa dieci minuti. Questo in teoria, in realtà anche le cucine europee e quelle italiane sono zeppe di velenosi inquinanti quasi sempre per colpa di chi vi abita che non tiene conto delle normative per il ricambio dell’aria.
I rimedi? Pochi ma efficaci
E’ sufficiente osservare le normative tecniche? No, scrivono i ricercatori delle università americane e dell’EPA, non basta. Ci vuole altro. Ecco, con l’aiuto del team di esperte ed esperti di Federcasalinghe, un sintetico elenco di soluzioni che verranno presto rese note sui siti dell’Associazione.
1-Pulite spesso i filtri della cappa altrimenti non servono a niente, anzi diventano fonti pericolose di inquinanti tossici.
2-E’ necessario -e vitale- aprire spesso la finestra. “Dopo ore e ore di cottura-dichiara il portavoce di Federcasalinghe-il foro e la cappa non bastano”.
3-La fiamma deve essere sempre blu sennò aumentano le sostanze tossiche, e mai superare il fondo della pentola. Ridurre l’uso dei mega bruciatori a doppia e tripla corona come quelli delle cucine americane: producono enormi quantità di gas e bruciano continuamente ossigeno. Anche perché il calore generato viene in gran parte sprecato.
3-Poiché l’umidità raddoppia germi, spore, inquinanti e allergeni ed è generata dai vapori delle pentole sul fuoco, è necessario mettere il coperchio sulle pentole. Sempre. E abbassare il fuoco. Si ottiene così all’incirca un taglio del 30% circa dell’umidità e del 40-50% dei consumi del gas (che costa come l’elettricità). E dei veleni.
4-Mai usare insieme i bruciatori del pano di cottura e del forno (raddoppiano i velenosi gas). Usare il microonde da solo poiché tutti gli elettrodomestici creano dosi notevoli di elettrostaticità che moltiplicano polveri e veleni.
Le fonti:
“Indoor Air-results of the California Healthy Homes Indoor Air Quality Study of 2011-2013”. AA.VV. Energy Department’s Lawrence Berkeley National Laboratories, 2015, John Wiley &Sons A/S.
“What Are the Six common Air Pollutants?”, EPA, Environmental Protection Agency, 20 aprile 2012.
New York Times, 22 luglio 2013, “The Kitchen as a Pollution Hazard”.
World Healt Organization, “Who Guidelines for Indoor QualitY”.
“ Take Care in the Kitchen: Avoiding Cooking-Related Pollutans”, EHP, Envieronmental Healt Perspective, giugno 2014.