Ma Whirlpool questa volta non ce l’ha fatta

23/10/15 - 1 minuto di lettura

Peccato. Sarebbe stato un gran colpo come immagine, dopo essersi comprata mezza Europa dell’industria dei grandi elettrodomestici, il gigante americano con sede europea a Varese, stava per comprare, con un’offerta lanciata all’inizio di settembre, due miti della cottura di altissimo livello, l’inglese AGA Rangemaster Group, proprietaria a sua volta del gioiello francese La Cornue, ambedue specialiste in mobili e apparecchi per la cottura di extra super lusso. Per essere più chiari, Aga fabbrica le mega cucine, progettate da uno svedese, ma fabbricate in inghilterra, tradizionalmente destinate ai castelli della nobiltà inglese. E adottata dalla regina Elisabetta, acquistata dal principe Carlo, da Paul Mc Cartney, dal premier Cameron, da Kate Winslet, da Madonna, Billi Joel, Sharon Stone, Cristiano Ronaldo…Le cucine Aga hanno una prerogativa: consumano pochissimo anche se funzionano molto molto a lungo, grazie a materiali, tecnologie di costruzione e funzionamenti eccezionali. La Cornue rappresenta l’arte di costruire gioielli per la cottura professionale per le case di persone perlomeno abbienti, con smalti, rame, ori, e con prestazioni raffinatissime. Il top europeo e quindi mondiale delle cucine che, però, ha visto una conclusione ben diversa da quella programmata da Whirlpool. Gli azionisti di Aga hanno approvato tra le offerte arrivate quella antecedente dell’americana Middleby Corp., titolare di diversi brand professionali e domestici tra i quali Turbo Chef e Viking, celebre marchio Usa di fascia superlusso per la casa, l’outdoor e il semiprofessionale. Così l’11 settembre Whirlpool ha ritirato l’offerta. Nel frattempo sia Aga che La Cornue continueranno a essere vendute ai pochi ricchi fortunati che se le potranno permettere. Anche in Italia.

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