Ecco i regolamenti della “scomunica” del Trump contro la Huawei

10/08/19 - 2 minuti di lettura

 

 

Un comunicato di un sito americano riporta gli ordini inviati poche ore prima a tutte le agenzie governative statunitensi con i dettagli del divieto di trattare qualsiasi prodotto e servizio della Huawei. Questa è la prima versione delle intimazioni trumpiane che riguardano progetti finanziati dal contribuente. Il divieto riguarda anche altre quattro società di telecomunicazioni cinesi, tra cui ZTE, inclusa nel National Defense Authorization Act (NDAA) nel 2018. La pubblicazione delle nuove regole non è mai avvenuta prima ed è, sempre per la prima volta, che le agenzie governative e gli appaltatori potranno approfondire ogni dettaglio dei comportamenti vietati. Huawei ha costantemente negato qualsiasi accusa di illecito e sta contestando il divieto. Da anni i dispositivi e le apparecchiature di telecomunicazione Huawei sono in realtà bloccati, ma Washington ha recentemente preso diversi provvedimenti per formalizzare l’esclusione. E ampliare l’ambito delle attività. Oltre alla NDAA, anche ai fornitori statunitensi è stato vietato fare affari con Huawei. La sentenza ha limitato, anzi vietato del tutto, l’accesso di Huawei ai componenti e così che i suoi telefoni non riceveranno più aggiornamenti per il sistema operativo Android da Google o l’accesso alle sue applicazioni popolari. Secondo il Trump, se la situazione dovesse persistere (in che cosa? NdR), i device Huawei dovrebbero restare invenduti in tutto il mondo tanto da bloccare completamente l’ambizione dell’azienda di diventare il più grande produttore di smartphone al mondo. Il governo degli Stati Uniti aveva precedentemente indicato che avrebbe potuto allentare il divieto al fine di aiutare le società statunitensi e avviare i negoziati commerciali con la Cina, ma in modo molto vago. Ora è confermato che alcuni fornitori potranno fare affari con Huawei, a condizione che non vi siano rischi per la sicurezza nazionale. Ma poiché non sono state volutamente chiarite le categorie dei prodotti “trattabili”, è evidente che le intenzioni reali del governo trumpiano hanno lo scopo di bloccare qualsiasi rapporto commerciale con Huawei che, nel frattempo ha presentato il suo nuovo sistema operativo, HarmonyOS (noto come HongMeng) in grado di funzionare su più device per il momento solo quelli smart, IoT. E’ Open Source e per quanto riguarda gli smartphone, Huazei ha risposto di non avere fretta di sostituire Android, visto che la collaborazione con Google prosegue senza problemi. E che, comunque, per il futuro, il sistema di Huawei è compatibile con Android…..Chiaro?

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