Da 100 a 400 euro. E’ il prezzo di un comunissimo rivelatore che, non appena si verifica una presenza eccessiva di gas, qualsiasi gas anche il letale biossido di carbonio, nell’ambiente, lancia l’allarme e chiude immediatamente il contatore evitando incidenti, incendi e esplosioni disastrose, come la cronaca ci insegna. Eppure a fronte di un incremento degli incidenti (23mila fughe di gas nel 2015) e di conseguenti rovinose esplosioni (177 nel 2015) che provocano vittime e danni enormi, la presenza dei rilevatori di fumi e gas nelle case italiane è ridotta a percentuali vicinissime allo 0 anche perché non è obbligatoria. Secondo Confedilizia, la presenza nelle abitazioni di non pochi apparecchi a gas (caldaia, scaldabagno, cucina e forno) è un rischio. E’ vero che esistono dispositivi per individuare le fughe di gas più pericolose, anche quelle non facilmente individuabili. Ma Confedilizia auspica che si possa intervenire ancora prima, in modo che, al minimo odore di gas, qualsiasi condomino possa intervenire, bloccando con un comando centralizzato l’afflusso, per evitare gravi conseguenze. E per quanto riguarda le abitazioni, vi sono soluzioni sensori-rilevatori molto precisi e molto efficaci.
Il nemico è la distrazione-Oltre il 20% degli incendi è provocato da un pentola dimenticata (nel 90% dei casi da persone anziane sole) accesa sul fuoco; e quando il fuoco incontra il gas l’incendio divampa facendo esplodere abitazioni ed edifici interi. La termocoppia obbligatoria per tutti i bruciatori a gas in questi casi non serve poiché interrompe l’afflusso solo quando la fiamma si spegne accidentalmente, per l’uscita di liquido o per un colpo d’aria. L’unico rimedio contro la distrazione “esplosiva” è che l’afflusso si interrompa o perché qualcuno interviene o perché un timer o un qualsiasi dispositivo a tempo chiude automaticamente il contatore o il fornello.
Il rivelatore smart–Contro le fughe di gas, occorre installare un rivelatore che comandi la chiusura dell’erogazione; alcuni dispositivi avviano l’apertura di un aeratore a vetro o di una finestra; inoltre è fortemente consigliabile predisporre anche l’interruzione dell’erogazione dell’elettricità per evitare cortocircuiti ad altissimo rischio e conseguenti sviluppi di incendi. Grazie alle tecnologie smart, è possibile avvisare l’utente con un Sms (Smokeo). Se si dispone di un sistema di home automation (AVE, Bticino, Gewiss, Vimar. ABB), tutte queste “reazioni” vengono messe in atto con una affidabilità e tempestività ottimali. E sul touch screen, appare anche il punto esatto in cui si è verificata la perdita.
Prestazioni-Un rivelatore deve essere conforme alla norma europea UNI EN 50193 e avere il massimo della qualità, il marchio IMQ. I rivelatori Domino di BELT utilizzano un potente microcontrollore abbinato al micromodulo sensore CK sostituibile. Questo allunga la vita del rivelatore da 5 a 15 anni e inoltre fornisce il controllo degli anni di funzionamento e del fine vita del sensore. Gastech propone un rivelatore portatile Bluetooth che rileva le perdite di tubi interrati. Le termocamere Flir per ricerche su aree estese, che grazie agli infrarossi, captano attraverso i muri anche le minime fughe di gas.
Dove?-Il rivelatore di gas metano deve essere installato a 30 cm dal soffitto e se si tratta di GPL, quello delle bombole, più pesante va sistemato a 30 cm dal pavimento. E’ importante premere il tasto Reset per verificare periodicamente la funzionalità. Sikuro Gas è installabile direttamente sul contatore, e grazie alla sua intelligenza elettronica rileva perdite, microperdite e fughe di gas dovute a rotture, indipendentemente da dove avvenga la fuoriuscita sull’impianto. E’ quindi la soluzione ottimale per chiunque non si accontenti di proteggere una sola parte del proprio impianto, prevalentemente cucina e locale caldaia. Inoltre, Segugio di Seitron comunica, senza bisogno di collegamenti filari, all’elettrovalvola di chiudere il contatore al minimo.