Lo afferma il centro di ricerca IHS Markit Technology e lo riporta il collega Alan Wolf su Twice del 21 agosto: sono e saranno ancor di più i Majaps (Major Appliances, grandi elettrodometici) connessi a trainare l’espansione delle vendite della casa intelligente. Sono molti ormai in tutto il mondo i grandi elettrodomestici che già incorporano la connessione WiFi per la WLan domestica ma i produttori non attivano questa funzione. Il mercato è poco dinamico anche se i consumatori manifestano sia nei paesi occidentali che negli Stati Uniti un grande interesse per gli apparecchi connessi e sono decisamente motivati. Ma questa propensione incontra ostacoli non indifferenti –secondo IHS- e cioè il fatto che i consumatori andrebbero “istruiti” poiché imparare a usare i vantaggi della casa connessa e a gestire le connessioni Internet è un processo complicato. Per di più le famiglie sono contrarie a sconvolgere la casa con lavori e giudicano anche i dispositivi per il WiFi ingombranti. Ma ciò che ostacola l’espansione del mercato è in particolare la complessità del concetto stesso di smart home, nel suo insieme, anche se i consumatori acquistano volentieri elettrodomestici evoluti. Ma ben pochi in negozio o nelle aziende si rendono conto di questa difficoltà; mancano gli investimenti per rendere accessibile e famigliare la nuova tecnologia domestica del controllo in remoto. Le previsioni secondo IHS sono comunque positive e saranno proprio i Majaps a far crescere rapidamente le vendite,anche se nei paesi occidentali le case connesse sarebbero ora solo il 0,5% mentre in Nord America la percentuale salirebbe al 7%. Quanto vale questo mercato? 14,7 miliardi di dollari in totale dei quali i grandi elettrodomestici smart ne valgono addirittura 11,4. Entro il 2025 ben il 10% delle abitazioni del pianeta saranno connesse a Internet per rendere smart la casa e questo grazie soprattutto ai Majaps.