In Cina, chiamano un architetto italiano per valorizzare la loro cultura

22/11/18 - 3 minuti di lettura

 

Un antichissimo, millenario distillato, un rito di creazione e invecchiamento che un raffinato architetto italiano, Anna Barbara di SenseLab, ha rivestito di spettacolari tecnologie per un’esperienza sensoriale e temporale unica tanto che decine di migliaia di turisti e intenditori si prenotano ogni giorno per poterlo conoscere e provare. Questo gioiello è il baijiu, liquore creato nella distilleria della VATS, nello stato dello Hunan, nei pressi di Shaoyang, in ambienti  dove la musica, la porcellana, i legni e la magia favoriscono un invecchiamento protetto. Baijiu è da sempre il liquore che tutte le famiglie cinesi tengono religiosamente in casa. Anna Barbara, fondatore di SenseLab, un laboratorio di idee che sviluppa architetture, progetti residenziali e sociali attraverso un punto di vista straordinario, i sensi, ha voluto raccontare a questo blog questa speciale esperienza. Ed è su questa affascinante grande traccia che è avvenuto l’intervento di SenseLab, contattato tramite il partner cinese Backyard per conto della VATS, un honored brand proprietario del complesso industriale. Barbara ha enfatizzato e trasformato soprattutto gli spazi educational e quelli dedicati alle vendite. Dalle pareti olfattive realizzate con scarti di sorgo (materia prima de baijiu) che avvolgono odorosamente i visitatori, alle cantine dove enormi giare di terracotta invecchiano lentamente il liquore con un sottofondo musicale che ha la funzione –provata- di favorire l’ammorbidimento dei profumi e la sintesi dei sapori….Tutto è stato reinterpretato affinché i visitatori abbiano mille opportunità di entrare in reale contatto con una realtà produttiva e culturale così ricca. Proprio perché SenseLab lavora sui sensi e la fabbrica dello Hunan (verdissimo e magico) distilla sensazioni secolari, non poteva non uscirne un capolavoro “condito” con le tecnologie audio-video più immateriali, la realtà virtuale, gli ologrammi, il 3D..Tutto questo aiuta i visitatori a conoscere senza essere invasivi, a provare e a muoversi senza creare nessun problema al percorso che il baijiu segue per diventare perfetto.

Toccare, sentire, odorare, gustare il baijiu

E intorno all’onnipresente distillato che profuma intensamente ogni spazio, si trova un immenso giardino dove si aggirano pavoni e coppie di sposi poiché il luogo è considerato in Cina una delle più belle scenografie per i wedding corner. SenseLab ha creato all’interno percorsi inebrianti di assaggi e degustazioni, grandiosi pareti dove schermi digitali, grandi proiezioni e ologrammi raccontano tutti (quasi) i segreti dei sapori con una sala solo dedicata per esempio al sapore. Ma il centro forse più suggestivo di queste distilleria di emozioni e di baijiu è la sezione dove 4 diverse postazioni provano a estrapolare il suono che invecchia il baijiu in modo unico, 4 diffusori per far sentire 4 diverse differenze aromatiche secondo i livelli dell’invecchiamento. Una postazione tattile fa toccare le materie prime e una, infine, regala l’agognata degustazione. L’intervento di SenseLab –che sta ottenendo un grande successo con decine di migliaia di visitatori- è particolarmente vasto e multiforme perché intorno a questo millenario distillato il proprietario non ha voluto porre nessun limite cercando non il lusso di esposizioni vistose e pacchiane ma l’essenza stessa del baijiu, il suo profumato bouquet. “Ho insegnato in Corea, in Giappone, in Cina, passo molto tempo in Asia-commenta soavemente Anna- ed ho potuto così imparare pian piano a conoscere davvero questo mondo, queste civiltà e questi paesi che tanto amano l’Italia”. Perché affidare ad un architetto italiano un gioiello e una segreto millenario così importanti significa proprio questo: riconoscere all’Italia un primato culturale assoluto.

 

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