La Ue ha finanziato più di tutti Polonia e Ungheria che odiano l’Europa

05/04/20 - 3 minuti di lettura

“Però in Europa ci restiamo perché ci conviene,così possiamo ricevere i tanti finanziamenti della Ue”. Su ordine della Germania e della Francia da oltre 20 anni la Ue passa ai Paesi dell’Est Europa e in particolare a Polonia, Ungheria e Bulgaria enormi risorse “per portarli fuori dalle condizione economiche disastrose nella quali versavano al momento della caduta dell’Unione sovietica”. Il risultato è che la nazi-leghista Ungheria è diventata dopo la Bulgaria il paese più povero d’Europa e il secondo paese più corrotto dopo il Montenegro. Il governo reazionario-sovranista (sinonimo di leghista) della Polonia è quello che, in assoluto, su ordine, nei decenni scorsi, della CDU (conservatori-reazionari) e del papa Wojtyla, ha ricevuto più finanziamenti e che –non dimentichiamolo- è quello che con i finanziamenti di tutti i paesi europei ha distrutto milioni di posti di lavoro in Italia in Francia e in Germania e anche in Spagna. Centinaia e centinaia di industrie hanno infatti delocalizzato, con i fondi nostri, dei nostri lavoratori, di tutti noi, in territorio polacco le fabbriche, grazie ai costi del lavoro molto bassi. Non dimentichiamo che tutti paesi del’Est Europa, oggi antieurpei, sono governati, con qualche eccezione,da premier dittatoriali. E non dimentichiamo che, e quando il governo leghista di Salvini-Di Maio aveva chiesto di distribuire in tutta Europa le ondate di immigranti che sbarcavano in Italia, sono stati sbertucciati con disprezzo e male parole proprio dalla Polonia e dalla Ungheria.

Tra sovranisti-leghisti zero solidarietà!

Micol Flammini de Il Foglio cita alcune clamorosi e illuminanti esempi di questa indegna ingratitudine verso l’Europa. “La regione che ha beneficiato di più dei fondi di coesione è Nord-Pas-de-Calais-scrive infatti- vecchia roccaforte del settore industriale del carbone e dell’acciaio che nelle ultime elezioni ha votato per Marine Le Pen, leader dell’ex Front National, oggi Rassemblement. A Lapy, in Polonia, l’Ue ha ricostruito tutto: asili, strade, piscine. Eppure il sindaco, Urszula Jablonka, alla domanda dei giornalisti che le chiedevano se, in un referendum simile alla Brexit ma riguardante la permanenza della Polonia nell’Unione europea, avrebbe votato per il leave o per il remain, lei non ha avuto tentennamenti. Ha spiegato che non è una decisione semplice da prendere ma che il primo elemento da considerare sono i valori nazionali”.

Per il COVID19 all’Ungheria fondi 15 volte di più che all’Italia

Un’autentica vergogna; l’Ungheria ha una popolazione di soli 10 milioni di abitanti ed ha una diffusione del coronavirus decisamente molto bassa con 80 contagiati circa e 1 morto, ma come, sottolinea Claudio Tito, ha ricevuto dall’Europa con una procedura molto confusa fondi enormi, 15 volte superiori a quelli dell’Italia, secondo quanto rivela un’inchiesta della Dansk Radio, DR, l’emittente radiofonica pubblica della Danimarca, Il nazi-leghista Viktor Orban, amicissimo del Salvini e della Meloni, che lo hanno elogiato per l’eliminazione totale della libertà di stampa e per l’assunzione dei poteri assoluti, aveva detto tra le tante fake news, una decisamente indecente: “Noi, poverini, per il coronavirus non abbiamo ricevuto nemmeno un cents”. Ma a essere ancora una volta favorita in questa indegna distribuzione dei finanziamenti è anche la Polonia. Importante: i due paesi danno fondi estremamente esigui all’Europa e cioè ricevono da decenni e decenni molti di più di quanto pagano. E per l’emergenza-coronavirus, questa vergogna europea si è di nuovo confermata.

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