Liberté, égalité, fraternité, evviva la Francia

09/02/19 - 1 minuto di lettura

La Francia rappresenta tanto per noi: per essere prosaici sino in fondo, una quota elevata del nostro benessere. I francesi infatti ci amano, comprano un sacco del nostro food, del nostro design e della moda. Per i cretinetti che inventano balle e tunnel inesistenti mi spiego: comprano a  prezzi piuttosto salati molto made in Italy. Perciò, come si dice a Milano, calma e gesso. Piantatela, cretinetti, di fare i rivoluzionari da strapazzo e di insultare chi la vera rivoluzione e tante altre belle cose le ha fatte.  I francesi sono certo più colti e meno rozzi di quei cretinetti che sgambettano insieme ai gilet gialli  (che anche li sfottono) cercando di fare i furbetti a cercar voti e servizi tv. E che sono venuti lì a raccontare che bisogna fare la rivoluzione. Cretinetti, la patria della Rivoluzione, quella vera, laica, forte, culturale, storica è la Francia. La Francia della liberté, égalité e fraternité. Altro che la rivoluzione degli ignoranti, dei cialtroni, dei cacciaballe di professione che rappresentano -peraltro- molto bene la parte peggiore degli italiani. E’ vero i francesi cercano di fare i loro non sempre puliti interessi. Noi però ce la mettiamo tutta a fare e a essere mafiosi, truffatori, ladri.

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