Mobotix, la telecamera che ci protegge da hacker e pirati

18/11/19 - 2 minuti di lettura

La vulnerabilità degli impianti di massima integrazione e connessione è più alta di quella dei sistemi tradizionali e il punto debole è anche quello più importante e cioè la telecamera IP. L’autorevole associazione dei consumatori inglesi Wich? e Bitdefender, il leader della cybersecurity, raccomandano infatti di fare molta molta attenzione alla scelta delle telecamere. Il valore del mercato mondiale della videosorveglianza (hardware, software e servizi) secondo Allied Market Research, ha superato i 36 miliardi di dollari che diventeranno nel 2023 più di 77, e 87 nel 2025, crescendo con ritmi dal 15 al 16 per cento. Un mercato che nasce made in China, viaggia in gran parte e purtroppo senza controlli sull’e-commerce e dilaga ovunque con telecamere di prezzo e qualità a volte estremamente bassi e violabili con un semplice smartphone, scaricando liberamente da Internet un software. Oppure seguendo le istruzioni in diretta di alcuni siti come per esempio Canal Malek (anche su Youtube) e Insecam, che ha sede in Russia. Siti come questi trasmettono da tempo in diretta chiarissime istruzioni e dimostrazioni, come diversi esperti hanno inutilmente denunciato. L’anno scorso sono stati hackerati in Europa oltre 80mila impianti residenziali di videosorveglianza perché costituiti da telecamere acquistate online, di qualità e prezzo bassi, privi di software di protezione e con password agevolmente rivelabili. La risposta più aggiornata e potente, finalmente disponibile, è la piattaforma Mobotix7 di Mobotix. Si basa su una telecamera messa a punto dopo due anni di ricerche, la prima al mondo non piratabile, testata da società di certificazione che l’hanno definita “impenetrabile”. Si chiama Cactus Concept perché può operare senza rischi in contesti molto difficili dove occorre dare un insieme di protezioni elevate, e la possibilità di installarvi sino a 19 app. con il riconoscimento non solo facciale, ma anche di genere e di età. Non si tratta soltanto di un singolo apparecchio quanto di una piattaforma di soluzioni smart con molte funzionalità, che riconosce e blocca qualsiasi tentativo di accesso. Oltre alla videosorveglianza, e grazie alla collaborazione con i partner, è il primo sistema video IoT decentralizzato, sicuro e modulabile,  il valore del mercato mondiale della videosorveglianza (hardware, software e servizi) che, secondo Allied Market Research, ha superato i 36 miliardi di dollari che diventeranno nel 2023 più di 77, e 87 nel 2025, crescendo con ritmi dal 15 al 16 per cento. Un mercato che nasce made in China, viaggia in gran parte e purtroppo senza controlli sull’e-commerce e dilaga ovunque con telecamere di prezzo e qualità a volte estremamente bassi e violabili con un semplice smartphone, scaricando liberamente da Internet un software. Oppure seguendo le istruzioni in diretta di alcuni siti come per esempio Canal Malek (anche su Youtube) e Insecam, che ha sede in Russia. Siti come questi trasmettono da tempo in diretta chiarissime istruzioni e dimostrazioni, come diversi esperti hanno inutilmente denunciato. basato su modelli di deep learning che consentono l’allargamento ad ambiti industriali, pubblici, commerciali, per la protezione e la tempestiva adozione di contromisure adeguate ai rischi rilevati.

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