Amazon si dice pronta a invadere i mercati mondiali con Echo, gli altoparlanti intelligenti connessi –o assistenti personali- dei quali ha presentato tre nuove versioni il 27 settembre nella nuova sede di Seattle. In totale, collezionando ben 8 apparecchi. Amazon mostra di credere fermamente ad un successo mondiale di questi IoT che peraltro non sembrano avere numeri strepitosi anche per evidenti limiti linguistici. Questi IoT, ricordiamo, imbarcano Alexa, un software sviluppato nel 2016 nei laboratori Amazon Lab126, in grado di decrittare le richieste vocali dell’utente, di rispondere con la loro voce sintetica (femminile) e di trasferire ad altri device digitali i comandi. Per il momento, e a causa di evidenti limiti linguistici, Echo e i suoi…fratelli sono in vendita da Amazon Usa, in Inghilterra e in Germania. E presto dovrebbero debuttare sulla rete on line in Francia. Amazon dimostra così di essere la più dinamica tra le multinazionali del web che hanno sviluppato un proprio assistente personale connesso e lo ha confermato con una dichiarazione ufficiale, trasmessa il 27 settembre alle agenzie e agli investitori di tutto il mondo: “Non ci basta un Echo in ogni casa, ne vogliamo uno in ogni stanza della casa”.
L’inevitabile alleanza tra Amazon e Microsoft
L’allargamento della gamma e soprattutto delle alleanze con partner come Whirlpool, LG, Lenovo, Ford e da ultimo, BMW, e degli accordi con gli sviluppatori per la biblioteca vocale è molto veloce. Nel primo trimestre 2017 gli skills sviluppati hanno infatti raggiunto la elevata soglia di ben 10mila unità, sviluppate da terzi per Echo. Ma la diffusione è molto lenta, i risultati nei tre paesi -Stati Uniti, Inghilterra, Germania- dove Amazon vende Echo non sono stati resi noti. E, come già avevamo anticipato in un servizio recente, Amazon e Microsoft avevano chiuso un accordo per rendere interoperabili i loro assistenti personali connessi, per dare impulso alle vendite. Alexa-Echo di Amazon e Cortana di Microsoft diventando tra loro comunicanti possono aumentare notevolmente le funzionalità di cui dispongono. Chi possiede Alexa-Echo può utilizzare anche Cortana e viceversa. Per esempio Cortana , tramite Alexa-Echo, può controllare gli IoT di casa e Alexa-Echo, tramite Cortana, potrà richiedere di fissare un appuntamento di lavoro o di controllare chi sta suonando al videocitofono e mettere la persona in contatto video con il padrone di casa anche se è lontano. Questo scambio di intelligenza verrà realizzato entro il 2017 e i dirigenti dei due big hanno inviato un chiarissimo messaggio ad Apple e a Google affinché entrino anche loro su questa piattaforma comune e open, solo modo per dare un grande impulso alle vendite. Va notato che Google ha da poco firmato un accordo con il n.1 mondiale del retail, Walmart.
Che cosa fanno e dicono i nuovi Echo?
Echo Look dispone di una fotocamera per scambiare foto dei propri abbigliamenti con gli amici, sempre con comandi vocali e per di più fa arrivare consigli per meglio vestirsi e agghindarsi. Echo Dot è di dimensioni mini e quindi è adatto a piccoli ambienti e avrebbe addirittura le funzionalità per comunicare con gli animali domestici. Eco Show, grazie allo schermo touch, effettua chiamate via Internet e mette la casa in videoconferenza. Echo Plus risponde a richieste tipo “Mi trovi tuttigli apparecchi connessi che ci sono in casa?”…. Come rispondono i conmpetitor? Google con Google Home integra l’assistente personale Google Assistant che comanda gli oggetti connessi della casa e risponde alle richieste dell’utente. Apple continua sviluppare un suo assistente vocale personale….Nessuno però si muove come Amazon che, per garantirsi su tutti i fronti in vista dell’inevitabile e gigantesco scontro con il gigante mondiale dell’e-commerce, Alibaba, sta acquisendo piccole e grandi catene del retail fisico alimentare. E Alibaba ha da poco assorbito l’intera rete di micro negozi cinesi -80mila- di prossimità, famigliari, che vendono di tutto e che fanno parte della tradizione urbana della Cina. Un ritorno al..futuro grazie al passato.