Straordinario evento nella gigantesca diaspora del terrorismo jihadista: i terroristi islamisti combattono per la democrazia e rispettano gli avversari. Con qualche eccezione ovviamente ma non sono più -dicono-i tagliagola che hanno insanguinato, torturato, violentato e razziato il Medio Oriente, il Maghreb e ora alcuni paesi africani. InsideOver ha descritto in un articolo di Fulvio Scaglione questa metamorfosi a proposito della fulminea conquista della Siria da parte dei cosiddetti ribelli di Heyet Tahrir al-Shams e della relativa cacciata della carogna Bashar al-Assad, ormai ex-presidente della Siria, torturatore come pochi, sostenuto e salvato da Putin. Si sono proclamati Fronte di liberazione nazionale ma sono diretti discendenti dei famigerati squadroni della morte di Al Quaeda, fondati e finanziati dalle losche petromonarchie del Golfo, in nome del fondamentalismo più retrivo e assassino, quello che si ispira alle rigidissime dottrine islamiche. Per intenderci, quelle che incitano a lapidare le donne, a renderle schiave, a torturare chi non è d’accordo con loro eccetera eccetera. Tutti sanno ormai che cosa sinistramente significa Afghanistan, Iran,….e compagnia. Poiché le spaventosi stragi di questi islamisti canaglie hanno creato intorno a Maometto, Corano e Islam, una nomea pessima, un’immagine troppo sanguinaria in tutto il mondo, gli sceicchi petrolieri medioevali hanno imposto ai loro armigeri e giannizzeri di mostrare un volto più presentabile, con meno tagliagole e più stile occidentale. Tagliando non più le gole ma le loro tipiche barbe islamiste. Ed ecco che il loro capo, in abiti occidentali e senza quella orrenda barbaccia , Al Julani, dichiara, nel percorrere con il suo esercito di “liberazione” la Siria, di non voler imporre la Jihad violenta, di rispettare le conquiste e le libertà dei siriani (peraltro martirizzati da decenni da presidente e dai suoi accoliti), insomma di comportarsi da democratico. E’ stato peraltro addestrato e finanziato anche da quell’esemplare rappresentante di presidente democratico che è il turco Erdogan, noto torturatore, canaglia incallita, capace di stare con l’occidente e la Nato ma anche con i jihadisti, fondamentalista e antidemocratico. E per quanto riguarda il cosiddetto esercito di liberazione siriano, beh, la contraddizione è colossale perchè è formato da una pletora di fuoriusciti da galere e stragi di tutte le risme e nazionalità: turchi, ceceni, tunisini, sauditi ma niente siriani. Poichè, a suo tempo, i peggiori di tutti di questa losca compagnia di estremisti islamici, i talebani, vennero presentati in Occidente come liberatori dell’Afghanistan dai cattivoni, i russi, e come tali armati e finanziati, ricordiamo a chi di nuovo inneggia ai “liberatori”, ai ribelli siriani, che bisognerà essere molto molto prudenti e attenti. Per ora di stragi non se ne vedono essendo l’unica gigantesca strage quella ordinata contro inermi e bambini da Benjamin Netanyahu a Gaza. Ma stiamo attentissimi. Tutti gli estremismi religiosi fabbricano -per la loro natura, contenuti, ideali e scopi- solo macelli e carneficine.