“E’ finita la pacchia”. Per loro si. E anche per tanti altri.

07/08/18 - 4 minuti di lettura

 

Cosa c’è dietro l’immenso successo  in tutto il mondo del Rinascimento, un mito che resiste dal 1400 e che, secondo quanto raccontano i media è conosciuto e amato anche in lontanissimi paesi?  Una cultura e una apertura mentale plurisecolari che cominciano ben prima dei Medici, degli Estensi, dei Visconti, degli Sforza, dei Farnese e che con loro si è ancor più diffusa ovunque……Cioè, per dirla in parole semplici: sarebbe come se, ora, il trump sedesse a tavola con il poeta Tasso, con Macchiavelli o con Brunelleschi. O che il segretario del partito comunista cinese vivesse a stretto contatto con Leonardo, Botticelli, Ariosto, eccetera..Quello che facevano quotidianamente i Signori del Rinascimento italiano. E i risultati si vedono ancora. Questo mio articolo si ispira senza false modestie proprio a questi valori che furono comunque intrisi anche di  rivalità epiche e sanguinolenti. Però, però è dedicato a chi, ignorante pur laureato, ignorante pur lettore, ignorante perché va dietro a chi urla di più, rimane in superficie. Dedicato a chi non gliene frega nulla della condizione umana, che, invece, è, con la cultura, la prima fondante condizione di qualsiasi progresso. E del testamento di Lorenzo il Magnifico. 

 

Il made in Italy non è “E’ finita la pacchia”

Chi, senza cultura, si riempie le fauci di “quanto è bello il made in Italy, dobbiamo difenderlo, bla bla bla” non sa che il made in Italy è amato perché  è stato costruito nei secoli sulla diversità culturale, cioè sulla cultura, sull’intelligenza, sull’audace apertura mentale e sull’innovazione. Mai e poi mai sulla chiusura, sul maso chiuso e sulle frasi da klu klux klan alla padana.  IL MIO BLOG VI DA’ FASTIDIO QUANDO PARLA DI POLITICA? NON E’ POLITICA, E’ CULTURA. Posso permettermi di farlo: sono libera, povera,  ma ricca di tante cose che mi consentono di sapere, di conoscere, di approfondire e di avere opinioni, cervello attivissimo, conoscenze e cuore. Ecco perché ripubblico un articolo che avevo scritto dopo la morte in due incidenti stradali in Puglia di 16 schiavi moderni. E che dopo l’ennesimo incendio di un povero baraccamento di nostri schiavi, è di grandissima attualità. A qualcuno dà fastidio? La cultura non può dare fastidio alle persone perbene. Secondo alcuni quotidiani americani (e anche secondo quelli cinesi e giapponesi) pare che dietro l’ammirazione e la stima che circondano il nostro made in Italy ci sia proprio l’insieme di valori di cui ho scritto sopra. E che il fatto che le nostre esportazioni crescano sempre di più deriva anche da quello che oggi, a distanza di secoli, significa il messaggio  della cultura (non da klu klux kan) italiana.

 

Cosa è accaduto?

Il 7 agosto 2018, muoiono in uno scontro d’auto 12 migranti-schiavi, ne erano morti qualche giorno prima altri 4 sempre in un incidente stradale Ne sono morti tanti, e non solo quelli dell’estate rovente 2018 in Puglia, ben di più di quanto dicano quelli della pacchia. Ben di più ne sono morti, di infarti, polmoniti, infezioni e altro….soprattutto al Sud, soprattutto in Puglia dove la legge contro il caporalato non viene applicata (la Puglia è governata per caso da quel tizio sbracato che è Emiliano?). I veri numeri sono molti di più. Sono morti disperati, soli, spesso fuggiti da paesi dove altri hanno portato la “civiltà” cioè la miseria, le malattie, la corruzione della pacchia (quella si è una pacchia per noi), portandogli via tutto (schifosi noi che gli vietiamo anche i preservativi). Sino a qualche decennio fa dall’Africa non arrivavano che pochi sparuti gruppi. Arrivavano nordafricani del Maghreb, si, ma di neri molti meno. Alcune domande :

1-La “pacchia” è quella di raccogliere quasi gratis i pomodori, a 50 gradi per ore? Un  sindaco di un paese del nord Italia, ha commentato: “Almeno imparano un mestiere, non va bene così?” . La pacchia del mestiere è di sopravvivere in modi e maniere terribili? Una minoranza minima vive meglio, il resto dei neri è “pacchia” come dice lei.

2-20-15 anni fa la desertificazione cominciava a produrre disastri inarrestabili e il ventre della terra africana a produrre tesori immensi, il tutto portato via dai suoi amici. E la desertificazione anche. Che pacchia, ragazzi!

3-La “pacchia” del Sud (frutta e verdura) e anche dei paesi africani viene acquistata dai vostri amici bottegai (della GD, GDO e varie catene) a prezzi sempre più stracciati. Gli agricoltori, non quelli delle quote latte, sono presi per il collo.

4-E la pacchia quote latte?-I furbastri delle quote latte, quelli dei forconi e dei trattori? Quelli che hanno provocato il crollo dei prezzi al produttore del latte e le multe che l’Europa ci ha affibiato. E che paghiamo noi tutti per loro. Quella si che è una pacchia. Ma almeno hanno pagato qualcosa quelli dei trattori e dei forconi dei danni e delle multe?

Condividi su
Newsletter