Perché Bitzer tratta personalmente Embraco?

03/03/18 - 3 minuti di lettura

 

 

Su Embraco deciderà e ha deciso Bitzer, sostituendo i pasticcioni brasiliani e i loro consulenti italiani che a muso duro volevano stracciare accordi, persone, lavoro…L’avevamo anticipato da questo blog che Marc Bitzer appena nominato CEO mondiale del gruppo avrebbe mostrato ben presto i segni del comando.“Notiziona da Whirlpool, il primo Ceo no yankee” era il titolo dell’articolo, molto cliccato, che avevo postato il 22 giugno 2017 e dove raccontavo i retroscena dell’acquisizione e del post-acquisizione di Indesit da parte della multinazionale americana, con la notizia della nomina, per la prima volta, di un CEO non americano, Marc Bitzer. Del quale il collega del NYT e la sottoscritta (oltre ai competitor e ai dipendenti) conoscono il carattere deciso e l’assoluta fedeltà agli azionisti. Nel momento in cui Whirlpool accusa i primi sintomi di una crisi che è generale, con il calare dei prezzi e dei margini, gli azionisti (quelli americani in particolare sono dei mastini e non delle aquile….) decidono di calare la scure su Whirlpool Emea. E magari venderla a Midea, come Twice e il nostro blog ha anticipato, o comunque ridurre le perdite in maniera brutale. Ma la reputazione di un’azienda quotata conta ancora ed ecco che Bitzer in persona (rimasto peraltro presidente Emea) tratta uno smantellamento più soft e lento di Embraco e anzi, aveva deciso di farlo ben prima di quando l”ha realmente fatto. Dopo di che il piano voluto dagli azionisti yankee andrà avanti

Il futuro di Whirlpool Emea

Bitzer, alla fine del 2018,-ci aveva confidato il collega del NYT-quando scadrà la moratoria sugli eventuali licenziamenti, procederà comunque senza esitare su una strada per voi molto difficile. Beh, ragazzi provate ad analizzare bene il percorso di Bitzer”. Presidente Emea, tuttora, Nord America e direttore operativo del gruppo, uno cioè che è da anni il manager che meglio conosce l’intero gruppo, che come nessun altro, sa quello che deve fare per ridare smalto ai profitti e agli azionisti. Glielo hanno chiesto gli azionisti investendolo di un ruolo speciale. Tornare cioè senza nessuna remora a ricchi introiti soprattutto per quanto riguarda l’Europa. E il trasferimento della sede europea da Varese a Pero? “Bitzer, l’aveva deciso da tempo, ma come mai la sede è più piccola di quella sul lago di Varese? Io l’ho vista ed è evidente. E allora? perchè trasferirsi? Sede probabilmente non definitiva. O no?”.

Embraco, zitti zitti a Whirlpool Europe

Quello che stupisce -commenta il collega del NYT in una recente telefonata Skype-è l’assoluto silenzio di Whirlpool Europa, da Milano. E’ vero che Embraco dipende sostanzialmente dall’head quarter in America ma credo che qualche dichiarazione concordata forse poteva essere utile a sdrammatizzare …”. In realtà, a Pero, nella nuova sede, sanno che tra alcuni mesi possono cominciare ufficialmente i problemi. Perché il trend della multinazionali oggi è ben diverso da quello di decenni orsono. “Comandano solo gli azionisti, i peggiori, quelli che ringhiano-conferma il collega-un po’ come un ex alto manager della Procter&Gamble ha scritto di recente in un libro, dopo essersene andato dall’azienda”. Ai primi cedimenti dei profitti e attenzione -scrive l’ex manager- pur continuando a guadagnare e molto, se ne fregano di tutto, vogliono licenziamenti, tagliano gli investimenti e cacciano o umiliano i migliori loro dirigenti perchè vogliono solo degli yes-men. Non sarà questa la strada intrapresa dagli azionisti Whirlpool ma a Pero molti temono un forte ridimensionamento. Anche perché il violento protezionismo di Trump non ha portato al gruppo vantaggi consistenti. I prezzi medi delle lavatrici in Usa non sembrano aver avuto i rialzi necessari a eliminare i danni -incontestabili- provocati dal lungo dumping dei coreani.

 

 

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